SAN NICOLA LA STRADA – Che le casse dell’Amministrazione comunale di San Nicola La Strada siano vuote non è un mistero per nessuno, considerato che il primo cittadino, ad ogni piè sospinto, ha affermato che “….le casse comunali sono al verde….” e che per fare questa o quell’opera pubblica, anche di modesto rilievo economico, bisogna aspettare tempi migliori.
Il Consigliere comunale del Partito Democratico, Lucia Annunziata, ha tracciato un quadro a tinte foschi sull’attuale situazione amministrativa ed economica dell’Amministrazione comunale denunciando pubblicamente che “…..Le scelte politiche sono state economicamente troppo dispendiose per una Città sull’orlo del default.,,,”. “La gestione della spesa pubblica in maniera oculata e proficua, da decenni, risulta essere un tasto dolente per la classe politica che ha governato, sia a livello locale che a livello nazionale” – è quanto ha affermato l’esponente democratica – “Il Governo Monti, infatti, ha adottato misure forti e decisamente poco piacevoli per le tasche dei cittadini, proprio per cercare di sanare gli effetti di anni di sprechi, di lassismo e di poca oculatezza degli investimenti pubblici che, a partire dal livello più basso, quello locale, si diramano fino al vertice della piramide amministrativa, a livello nazionale, a causa di una classe politica troppo concentrata a garantirsi la rielezione e poco rivolta alle reali esigenze della collettività e delle casse pubbliche. Non è un caso, infatti, che sulle pagine dei vari quotidiani o in programmi televisivi, vengano denunciate situazioni di lassismo, incuria e il più delle volte vergognoso spreco di risorse pubbliche. Le cause possono essere diverse, ma il risultato è sempre lo stesso, mancano oculatezza, serietà e lungimiranza. San Nicola, negli ultimi anni, ad esempio” – sottolinea Annunziata – “è stata vittima di una serie di errori incredibili di gestione e valutazione delle spese pubbliche che, in particolare dal 2001 ad oggi, hanno portato la Città alla paralisi economica. Compensi per incarichi dati a privati molto vicini alla propria causa politica, progetti faraonici come la piscina o il teatro, prelievi folli dalla spesa corrente per acquisti privi di importanza pratica per la collettività. Contro gli sprechi di denaro pubblico, ho ritenuto giusto, negli ultimi anni segnalare tutte quelle situazioni che rappresentano un danno per la collettività e per le quali non sono stati presi ancora provvedimenti, come abolire l’affitto per gli uffici dell’anagrafe circa 70.000 euro all’anno, ridurre gli incarichi esterni, usufruire del beneficio dei proventi della raccolta differenziata. Non è da dimenticare” – ha proseguito la democratica – “il silenzio da parte di tutti i rappresentati delle istituzioni provinciali e comunali sulla vicenda del liceo o della chiesa, le cui costruzioni sono bloccate da mesi. Ritengo opportuno sottolineare come la figura di un Consigliere Comunale sia quella di filtro tra le istituzioni ed i cittadini, rappresentando la garanzia per la segnalazione e la risoluzione di quelle problematiche che ledono i diritti dei cittadini contribuenti. In questi decenni, purtroppo, tale funzione, salvo rari casi, pare essere venuta a mancare ed i risultati pratici si sono visti. Le scelte politiche sono state economicamente troppo dispendiose per una città sull’orlo del default” è questo il “j’accuse” della consigliere del PD – “Esse rappresentano ancora oggi un punto interrogativo sui reali costi specialmente se pensiamo al fallimento dell’Unione dei Comuni (Calatia) o alle opere delle lottizzazioni (specialmente nella ex 167). Quest’amministrazione che si trova a governare la città, sono convinta debba dire la verità ai suoi cittadini ed evitare false promesse, dal momento in cui il bilancio è stato sottostimato e le spese dovranno essere ridimensionate. Come consigliera, credo che la prima promessa da fare ai cittadini di San Nicola sia quella della trasparenza. Trasparenza sulla gestione dei soldi pubblici, trasparenza sui compensi dei consiglieri e degli incarichi, trasparenza” – ha, infine, concluso Lucia Annunziata – “nell’ascoltare le problematiche reali della gente e trasparenza nell’impegno rivolto ad un reale rilancio economico della città, investendo in maniera intelligente i pochi fondi per il bene collettivo e non di pochi amici. Attraverso questa opera di moralizzazione della spesa pubblica, certamente, la città potrà ritornare ad essere un modello di vivibilità”.
Nunzio De Pinto