CAPUA – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il provvedimento di fermo eseguito in data 14 marzo u.s. dai Carabinieri della Compagnia di Capua nei confronti di tre indagati ritenuti responsabili dei reati di concorso in furti in abitazione, ricettazione ed estorsione, emettendo contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere.

I provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere sono scaturiti a seguito di una complessa attività investigativa coordinata dal Procuratore Aggiunto Dott. Luigi Gay e dal Sostituto Procuratore Manuela Persico e condotta dai militari del citato Reparto, attivati dai numerosi episodi di furto in abitazione perpetrati nel Comune di Capua nei primi mesi dell’anno. Le investigazioni hanno permesso di acclarare che i destinatari del provvedimento cautelare, tutti di nazionalità albanese, avevano realizzato diversi furti notturni in abitazione, anche in presenza dei proprietari, con contestuale razzia di qualsivoglia oggetto di valore e non, e con la sottrazione delle autovetture ivi parcheggiate, per poi richiederne, per la restituzione, il versamento di ingenti somme di denaro (cd. “cavallo di ritorno”). Le prime indagini hanno consentito di recuperare le autovetture rubate e di restituirle ai legittimi proprietari.

 

Successivamente, grazie anche all’ausilio di accertamenti tecnici, i Carabinieri sono riusciti ad identificare gli autori dei reati, disarticolando il gruppo di albanesi che non solo si rendevano responsabili della sottrazione di numerosi oggetti di valore, tra cui gli autoveicoli trovati nelle abitazioni oggetto di “razzia”, ma gli stessi, per ottenere un doppio profitto, tentavano di estorcere denaro alle vittime per la restituzione dei mezzi, con importi che andavano dai 2.000,00 ai 5.000,00 Euro.

Sono quindi finiti in manette Dumani Blerim, cl.1989, e Ruci Shyqiri, cl.1983, entrambi in Italia senza fissa dimora. Un terzo complice, invece, è attivamente ricercato da parte dei Carabinieri in quanto resosi irreperibile al momento della cattura e, molto probabilmente, rifugiatosi in Albania per sottrarsi all’arresto.

Al momento dell’esecuzione dei provvedimenti dell’A.G. sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari in Capua e Comuni limitrofi, a seguito delle quali sono stati rinvenuti numerosi orologi di valore, oggetto delle azioni criminose poste in essere dalla banda. Sono in corso accertamenti da parte dei militari dell’Arma volti a determinare la proprietà degli oggetti rinvenuti.

Gli arrestati sono ora detenuti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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