I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno contestato un’evasione fiscale per 166 milioni all’Impresa Anemone costruzioni s.r.l. denunciando 5 amministratori per reati fiscali. ”La verifica del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha tratto spunto dalle indagini sui ‘grandi eventi’ relative agli affidamenti di lavori pubblici, tra cui anche per il G8 del 2009”, spiegano alle fiamme gialle.
Esaminando la documentazione contabile ed extracontabile ed attraverso oltre 100 controlli incrociati nei confronti dei fornitori e di altre societa’ riconducibili al gruppo Anemone, le Fiamme Gialle hanno scoperto ”una vera e propria contabilita’ parallela ‘criptata’ attraverso codici numerici utilizzati per individuare i luoghi di esecuzione dei lavori ed i relativi committenti”. ”Una volta decodificata la chiave, sono state individuate anche fatture false per oltre 38 milioni. Coinvolte le societa’ anemone costruzioni s.r.l., maddalena s.c.a.r.l., arsenale s.c.a.r.l., cogecal s.r.l. e tecno-cos s.r.l”. L’attivita’ di polizia tributaria nei confronti dell’Impresa Anemone costruzioni s.r.l., ha consentito di recuperare a tassazione ”una base imponibile di circa 140 milioni di euro ai fini delle imposte dirette ed un’Iva di 26 milioni”. ”L’impresa verificata, in particolare, si e’ aggiudicata nel tempo alcuni importanti appalti pubblici, che le hanno consentito, negli anni oggetto di controllo fiscale, dal 2005 al 2009, di incrementare significativamente -si legge in una nota- il proprio volume d’affari, sino a raggiungere i 57 milioni di euro”. L’attivita’ di verifica eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha tratto spunto dalle indagini di polizia giudiziaria delegate dalla locale Procura della Repubblica sui cosiddetti Grandi Eventi, nel cui ambito furono, a suo tempo, eseguiti sequestri per circa 32 milioni di euro. ”Quanto ai lavori pubblici relativi al settore dei grandi eventi, e’ stato appurato che l’impresa Anemone costruzioni figurava sia quale societa’ facente parte del consorzio incaricato dei lavori, denominato Maddalena s.c.a.r.l. (di cui l’impresa del gruppo anemone deteneva il 93,5% delle quote) che quale esecutore materiale di alcune opere. Le indagini -spiegano le fiamme gialle- hanno consentito di accertare che le fatture emesse dall’impresa Anemone nei confronti della Maddalena s.c.a.r.l., ammontanti a 21 milioni di euro, a fronte di lavori effettuati presso la citata isola, erano in realta’ relative ad operazioni oggettivamente inesistenti. I riscontri effettuati in loco sui documenti riportanti i nominativi delle maestranze intervenute presso i diversi cantieri, hanno infatti evidenziato la totale assenza di personale dipendente o riconducibile alla Anemone costruzioni s.r.l.”.