CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Cisl sulla situazione della Reggia di Caserta. “Le polemiche apparse sulla stampa locale intorno alla questione della Reggia vanvitelliana non aiutano certamente a risolvere un problema di fondamentale interesse per la Città di Caserta e per l’intero territorio casertano. Non aiutano specialmente se le polemiche intervengono tra livelli istituzionali che dovrebbero invece collaborare per esaltare la funzione di un complesso monumentale unico al mondo, che può costituire un attrattore turistico di eccellenza e fare da volano di sviluppo.

Non servono proposte choc, quali l’utilizzo dell’Esercito per mantenere il decoro della Reggia; non basta denunciare la maleducazione dei cittadini per coprire vuoti di efficienza nella gestione del monumento. Ciò che occorre è un’idea, e un governo, di città e di territorio in cui le bellezze monumentali ed artistiche siano poste al centro, creando un rapporto virtuoso, nella città di Caserta, tra Palazzo Reale e Belvedere di S.Leucio che con l’uscita dell’Università si avvia alla fatiscenza, un rapporto che richiami la storia e la cultura di una comunità. Intorno a questo rapporto vanno ripensate strutture di viabilità, di rilancio dell’artigianato, di rilancio dell’offerta turistica, inserimento nella programmazione dei tour operators, integrazione con la città. In sostanza, la questione della Reggia e del suo rapporto con la città di Caserta e con il territorio è talmente importante, specie in una fase di crisi così acuta, che non può essere degradata a problema di ordine pubblico. Quello che occorre, e su cui la CISL da tempo ha posto l’attenzione, è da una parte il rapporto da ricostruire tra la Reggia e la città, e, dall’altro, la centralità del turismo, di cui la Reggia è elemento fondamentale di attrazione, come uno degli assi su cui puntare per contrastare la crisi e costruire nuove possibilità di sviluppo. Infine vogliamo chiarire con grande nettezza che la CISL è fermamente contraria a qualunque forma di privatizzazione, o di gestione affidata a privati, di questo importantee bene della collettività; e lo diciamo perché non vorremmo che le polemiche in corso finiscano per essere, magari non intenzionalmente, funzionali o propedeutiche a manovre e interessi che noi, la CISL insieme a tutta la società civile, contrasteremmo con grande forza. Siamo favorevoli a forme di collaborazione pubblico-privato ma a condizione che la parte pubblica conservi un ruolo primario. Pertanto la CISL rivendica da subito un confronto serio tra le forze sociali quelle degli albergatori e dei ristoratori, del commercio in generecon la Sovrintendenza e il Comune per definire soluzioni generali, utili alla collettività e alle prospettive di sviluppo della città e del territorio”.

 

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