AVERSA – “Ben vengano la zona a traffico limitato e i vigili urbani fino alle due di notte ma obbligare i locali a chiudere alle 2 di notte, oltre  non risolvere il problema della movida ad Aversa, significa infliggere un colpo mortale a tutti quegli imprenditori che hanno creduto nelle potenzialità di Aversa e hanno dato un contributo decisivo alla rinascita di via del Seggio”.  Sono queste le parole di Francesco Gatto, ex consigliere comunale del Partito Democratico, che da qualche mese ha rilevato un locale in via Seggio, lo Sciolà.

A Gatto, così come a tanti altri imprenditori, non è piaciuta l’ordinanza firmata l’altro giorno dal sindaco Sagliocco che impone la chiusura dei locali alle due di notte in tutta la città. Un provvedimento giunto sull’onda emozionale dell’omicidio di Emanuele di Caterino, emesso anche per “calmare” le iniziative del comitato dei residenti di via Seggio che hanno inviato lettere alle più alte cariche dello stato.

 

“Credo – continua Gatto – che questo provvedimento finirà con l’acuire il problema di via Seggio. Perché, dopo la chiusura dei locali, la gente in strada sarà molta di più e nessuno potrà costringere la gente a rincasare. Si genererà, quindi, un caos maggiore, i residenti continueranno a non dormire ma non si avrà più l’alibi dei locali”.

“Siamo tanti  – conclude – ad aver investito in via Seggio ed, in una città che non è ne a misura d’uomo e ne a misura di giovani trovo davvero paradossale che l’unica soluzione per dare un po’ di tranquillità ai residenti di via del Seggio sia colpire gli imprenditori. Chiedo al sindaco di attivarsi affinché diventino sicuri e funzionino i parcheggi presenti nella zona perché il caos maggiore si genera contestualmente al passaggio delle automobili. Purtroppo, però, la strada imboccata da Sagliocco è tutt’altra e finirà con l’affossarci. A quel punto non ci resterà che andare via da Aversa.”

Angelo Golia

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