SANT’ARPINO – Spiega le ragioni del suo impegno una delle new entry della politica santarpinese: Caterina Tizzano. “Ho scelto di candidarmi, per il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle donne nelle Istituzioni, nella pubblica amministrazione, nel governo delle realtà locali, una sfida che vuole portare la determinazione, la sensibilità e il buon senso delle donne.

Qualità che tutti, a parole, riconoscono alle donne, ma che, poi, nella pratica quotidiana sono dimenticate, come dimenticata viene la donna, quando si tratta di riconoscere ruoli e affidare responsabilità”. Passando alla disanima della situazione locale, la Tizzano chiede ai santarpinesi di “aiutarci a costruire la città che sogniamo, dandoci la forza affinché insieme al nostro candidato sindaco, Francesco Capone, ma soprattutto insieme a tutti i santarpinesi costruisca una realtà amministrativa che dia più servizi alla persona, più spazio agli emarginati, più opportunità ai giovani, più voce a chi non ha voce. Personalmente mi impegnerò con tutte le mie forze, con tutto il bagaglio della mia esperienza quotidiana nel sociale, con tutti gli insegnamenti acquisiti grazie al contatto quotidiano con le tante realtà di questo Paese e i loro bisogni. E’ arrivato il momento di rifiutare i favori, specialmente quelli che offendono la nostra dignità personale e tentano di “comprare” le coscienze. E dico con altrettanta forza che è arrivato il momento di pretendere i nostri diritti: quelli del lavoro, delle tasse giuste, della lotta agli evasori. Sono, queste le motivazioni molto valide per votare Francesco Capone sindaco e la lista “Sant’Arpino-Libera@Democratica”. Una lista, il cui programma è costruito in modo tale da essere credibile, fattibile, realizzabile! Un voto che sancisca anche il fallimento dell’amministrazione uscente, incapace di mantenere le promesse fatte. Il mio impegno sarà quello di costruire  non la città felice, che è un’altra promessa impossibile, ma una città che funzioni per tutti, serena e giusta dove tutti pagano le  tasse, a partire dal primo cittadino, affinché tutti paghino di meno e il dovuto! Una città, che, com’è scritto nel nostro Programma, esalti queste  quattro qualità: qualità sociale;  qualità urbana; qualità edilizia e  qualità dei servizi. Ed aggiungo anche la più importante delle qualità, quella umana che significa non dare alla gente pacchi per sopravvivere, ma opportunità per vivere dignitosamente”.

 

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