Un po’ alla volta tutti i politici democristiani, vecchie e nuove leve, hanno preso posto nella gremitissima basilica di San Giovanni dei Fiorentini, per assistere al funerale di Giulio Andreotti, lo statista democristiano sette volte presidente del Consiglio e ministro in 22 esecutivi. In piedi, tra gli ultimi, è arrivato il ministro Maurizio Lupi, poco più avanti c’era Gianfranco Rotondi, l’ex guardasigilli Clemente Mastella, l’ex ministro Andrea Riccardi, Roberto Formigoni.
In rappresentanza della vecchia ‘balena bianca’ c’erano Arnaldo Forlani e Paolo Cirino Pomicino. Presenti anche Pierferdinando Casini, l’ex presidente del Senato, Nicola Mancino, e Franco Marini. Tra i primi ad arrivare anche Gianni De Michelis, e l’ex premier Mario Monti. Tra gli amici di sempre l’imprenditore ed editore Giuseppe Ciarrapico. Alla funzione hanno assistito anche Lorenzo Cesa, Franco Carraro, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente del Senato, Pietro Grasso, arrivato quando il feretro aveva già fatto il suo ingresso in chiesa. Nella basilica poco prima dell’ingresso del feretro, si è levato lo stendardo da cerimonia con il vessillo dell’As Roma, in tuta con i colori della società c’erano anche alcuni calciatori del settore giovanile: Andreotti è sempre stato un grande tifoso giallorosso.