“Insieme per ricominciare con Pasquale De Lucia”. Persino i bambini lo chiedono al candidato sindaco di San Felice a Cancello, invocando una città a misura dei più piccoli nei confronti dei quali la futura amministrazione dovrà operare per garantire un “futuro” ai grandi di domani. Una piazza Castra Marcelli letteralmente gremita ieri sera per il pubblico comizio di Pasquale De Lucia che ha infiammato gli animi dei tantissimi cittadini presenti a Cancello Scalo andati letteralmente in visibilio partecipando entusiasti all’arringa del candidato sindaco. Sul palco con De Lucia tutti i 112 candidati, i coordinatori delle liste, i sostenitori.
Una squadra di sanfeliciani per San Felice a Cancello in un progetto che prevede prima di tutto “il cittadino al centro di ogni azione socio-economica-occupazionale”. “Abbiamo una squadra straordinaria con 60 laureati – ha esordito De Lucia – La società civile quella vera e pulita, la rappresenta la mia coalizione, questa piazza piena, il popolo di San Felice a Cancello. Non ho bisogno di presentazioni, tutti voi mi conoscete. La storia si deve rispettare e attraverso il presente bisogna costruire il futuro. Negli anni passati abbiamo dato lustro a questa terra. Tutti conoscete la mia storia e con me avete condiviso le sofferenze che i poteri forti della politica hanno dato a me ed a tutti voi. Mi hanno cacciato con un impeachment politico che non ha nulla di libertà e di democrazia. Ma la forza di questa piazza stasera è più grande dei poteri forti. Oggi mi presento a voi – prosegue – come un nuovo Pasquale De Lucia che vuole solo volare in alto e stare vicino al suo popolo. Ho saputo che c’è un altro comizio di un tale – dice De Lucia avvedendosi dal non pronunciare il nome – non ho intenzione di parlare degli altri. L’unica cosa invito i nostri avversari di evitare passerelle, di evitare di portare qui politici che poi dimenticano questa terra. Anzi, voglio ringraziare il senatore Enzo D’Anna che inizia a prendere coscienza della coalizione di Pasquale De Lucia. Siamo civici ma sappiate che busseremo alle porte delle istituzioni in nome del popolo di San Felice a Cancello e porteremo a casa risorse per risolvere i problemi della nostra gente. A allora ricominciamo. Ricominciamo dal reperire fondi per la messa in sicurezza dei plessi scolastici; ricominciamo dalle piccole cose: dall’avere un paese pulito, quando ero sindaco c’era l’emergenza rifiuti ed a San Felice non c’era spazzatura oggi, invece,c’è. Ricominciamo dall’avere strade in ordine ed asfaltate; ricominciamo dall’avere un paese più sicuro con la presenza di vigili urbani anche a Cancello Scalo. Occorre un progetto serio, la gente mi parla di lavoro: iniziamo a mantenere i livelli occupazionali esistenti: abbiamo i dipendenti del consorzio che non percepiscono lo stipendio da 7 mesi, i ragazzi dello spazzamento che sono finiti in mezzo ad una strada. Poi occorre rilanciare la zona industriale: dicono che hanno reperito un milione di euro, che avevo lasciato in cassa io per favorire gli imprenditori locali nell’acquisto dei capannoni, ma chi pensa di poter creare sviluppo con una simile cifra è un eretico. Se vogliamo parlare di sviluppo è necessario ripartire con quel progetto finanza da 70 milioni con investimenti privati che ci saranno, ci sono imprenditori che hanno la volontà di investire. Rilanciare l’economia rimodulando l’imposizione fiscale per i cittadini di San Felice a Cancello. Rimodulazione del piano regolatore non consentendo speculazioni ma garantendo il diritto di una casa per i nostri figli. Sentendo i pareri dei cittadini in questi giorni vi dico che non c’è partita, il resto sono solo chiacchiere. Ricominciamo dall’ospedale. Mi dicono che verrà Caldoro, non ci credo ma se lo farà troverà me ad accoglierlo ed a ricordargli le elemosina a cui mi ha costretto per il potenziamento del nostro presidio. Il piano ospedaliero prevede un polo di eccellenza per la riabilitazione con lungodegenza ed è quello per cui lotteremo. Questo è il contratto che stipulo con i cittadini: queste cose saranno attuate nei primi sei mesi della nostra amministrazione. Ho un altro sogno,poi, quello di creare e formare una nuova classe dirigente fatta di cultura e professionalità con i cittadini al centro dei nostri programmi, un cittadino libero da minacce e ricatti”. In conclusione De Lucia, proprio in occasione della festa della mamma, ha “donato” simbolicamente un fascio di rose rosse a tutte le mamme “d’Italia, di San Felice a Cancello e di Cancello Scalo”.