RAVISCANINA – Ha ribadito la rinuncia all’indennità di carica da sindaco, assessori e consiglieri della lista (circa 25.000 euro) , come da programma elettorale ma si è detto molto amareggiato per essere stato qualificato come un “forestiero” .
L’ho trovata non solo una caduta di stile ma di più :”sono parole che fanno male . io sto qui a Raviscanina da 37 anni e mi sento uno di voi”. Il candidato alla carica di sindaco di Cuore Popolare , Anastasio Napoletano, è come se fosse stato toccato al cuore dalle parole usate, poco prima, sia pure in maniera indiretta e vaga dalla lista concorrente ed in particolare da De Sisto quando ha :”smettiamolo di dire parole di questo tipo aveva detto ad esordio della lista un supporter esterno, Antonio Lanzone, che ha tirato in ballo persino anche la parabole evangelica del “ero forestiero e mi avete accolto” per rendere ancora più penetrante , convincente la posizione di piena integrazione del candidato e quindi il carattere artificioso della critica rivolta a Napoletano da “Raviscanina Libera”. “Io sono onorato di questa terra e lo sapete” ha dichiarato a suo volta Napoletano che comunque non ha mancato di salutare la lista avversaria. Tre i concetti-guida illustrati dal candidato a sindaco di “Cuore Popolare” : quello della sicurezza in termini di presenza sul territorio anche per risolvere le cose quotidiane , di speranza per costruire opportunità di lavoro ai cittadini facendo l’esempio del patrimonio agricolo e olivicolo e della guida in termini di conduzione collegiale e partecipata della comunità.
Michele Martucelli