Cellule della pelle sono state riprogrammate e trasformate in cellule staminali embrionali utilizzando la stessa tecnica con la quale nel 1997 e’ stata ottenuta la pecora Dolly, il primo mammifero complesso clonato. Il risultato, pubblicato sulla rivista Cell, e’ frutto della collaborazione fra la Oregon Health and Science University (Ohsu) e Centro di ricerca sui primati dell’Oregon (Onprc).
A quasi 16 anni dalla nascita di Dolly si riaffaccia il sogno della clonazione terapeutica, ossia la possibilita’ di ottenere cellule staminali umane indifferenziate come quelle embrionali utilizzando la tecnica del trasferimento nucleare. Le cellule ottenute nell’Oregon dal gruppo coordinato da Shoukhrat Mitalipov sono state ottenute trasferendo il nucleo di una cellula all’interno di una cellula uovo dalla quale era stato in precedenza rimosso il nucleo, nel quale e’ racchiuso il Dna. Una volta trasfrita, la cellula adulta comincia a riceve dall’ambiente interno all’ovocita una serie di segnali che la inducono a trasformarsi e a tornare progressivamente indietro nello sviluppo, fino a diventare una cellula indifferenziata come una cellula embrionale, e come questa in grado di svilupparsi in qualsiasi tipo di tessuto. Dopo numerosi tentativi fatti negli immediatamente successivi alla nascita di Dolly, la strada della riprogrammazione delle cellule per trasferimento nucleare era stata abbandonata a favore della tecnica introdotta nel 2006 dal giapponese Shinya Yamanaka e basata sulla stimolazione delle cellule per mezzo di un cocktail di quattro geni. L’esperimento riuscito nell’Oregon e’ il primo a dimostrare la validita’ di questa tecnica nelle cellule umane e per la prima volta apre la strada a possibilita’ importanti per future terapie.