NAPOLI – In apertura della seduta consiliare odierna, il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal Vice presidente Antonio Valiante, ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente marittimo di Genova. Il Consiglio ha, poi, preso atto della presentazione di un ordine del giorno a firma di tutti i capigruppo affinché la demolizione della nave Costa Crociera, naufragata a largo dell’isola del Giglio, venga effettuata nei cantieri navali di Napoli “al fine di creare occupazione per un lavoro che ha un valore di 400 milioni di euro” – ha sottolineato il consigliere de I Moderati Nicola Marrazzo e, inizio seduta, ha proceduto alla convalida della elezione dei consiglieri Monica Paolino, Luciano Passariello e Fernando Zara.

Il “fatto” politico fondamentale della seduta consiliare è stato dato dall’intervento del capogruppo del PdL Gennaro Nocera e dall’abbandono dell’Aula da parte dei consiglieri del gruppo del PdL per dissenso politico rispetto al caso dell’Assessore Taglialatela che, secondo il PdL, dovrebbe dimettersi in quanto eletto parlamentare. Nel suo intervento Nocera ha premesso che il gruppo regionale esprime i propri auguri ai neo assessori Martusciello e Nugnes, ma ha sottolineato che “l’assessore Taglialatela non ha ancora scelto quale ruolo ricoprire rischiando di vanificare il lavoro compiuto fino ad oggi su tanti provvedimenti importanti. Inoltre – ha aggiunto Nocera – si è posto un altro problema a carico dell’assessore Sommese che è stato trasformato in un superassessore, caricandolo di deleghe importanti come il turismo, e noi siamo contrari ai superassessori mentre siamo per la compartecipazione della squadra di governo”. Anche il gruppo regionale dell’Udc ha lasciato l’Aula, affidando ad una nota il proprio malessere: “l’assestamento della giunta regionale – hanno scritto i consiglieri Pietro Foglia, Luigi Cobellis, Angelo Consoli, Biagio Iacolare, Carmine Mocerino – nelle modalità in cui si è concretizzata, può essere considerata una risposta parziale ad una esigenza di ricomposizione che rimane largamente inevasa. È evidente infatti che le decisioni in merito sono state assunte non tenendo conto delle legittime aspettative più volte rappresentate dai sottoscritti consiglieri. Si tratta di una soluzione a metà che apre anzitutto un problema di procedura: il nostro Assessore Giuseppe De Mita, infatti, si è dimesso in maniera corretta e puntuale, consentendo la regolare esecuzione delle funzioni legate alle sue importanti deleghe, mentre altrettanto non si può dire a riguardo dell’Assessore Taglialatela, che risulta tuttora in attività. Alla reiterata richiesta che il riassetto della giunta seguisse principi di funzionalità, rispetto degli equilibri politici e contestualità nei tempi, si è deciso di rispondere in maniera parziale. Del tutto unilaterale è poi la nomina del nuovo Vice Presidente, in rottura con gli accordi elettorali assunti al momento della composizione della attuale maggioranza. Per queste ragioni consideriamo le nuove deleghe assegnate in stato di congelamento e ci aspettiamo una riassegnazione in termini rapidi e funzionali”. Il gesto del PdL ha scatenato il dibattito politico in Aula con il capogruppo del Pse Gennaro Oliviero che ha detto: “stasera assistiamo all’ennesimo atto di irresponsabilità del centro destra che abbandona aula perché non contento delle poltrone assegnate da Caldoro ai propri assessori mentre fuori da quest’aula i problemi della Campania sono drammatici”. Al contrario il consigliere della Destra Carlo Aveta: “sono favorevole al comportamento del gruppo PdL che, dopo tre anni, prende atto che il presidente della giunta opera non rispettando gli input della politica e del territorio e del proprio partito e invitando all’inciucio con le sinistre”. Il capogruppo del Pd Lello Topo ha evidenziato che “di fronte alle gravi questioni del territorio, il centro destra abbandona l’aula per questioni inerenti la composizione della giunta; vanno rimossi i problemi di incompatibilità nella giunta e va riequilibrata la giunta anche dal punto di vista delle donne – ha aggiunto – ma Caldoro deve venire in aula a spiegare la crisi politica che ha al suo interno e che non consente al Consiglio di andare avanti su provvedimenti importanti”. “L’abbandono dell’aula da parte del PdL è un atto politico grave nei confronti dell’istituzione” – ha sottolineato Nicola Marrazzo de I Moderati – che ha respinto anche le accuse di Aveta sui presunti “inciuci” tra maggioranza e opposizione sottolineando che “l’opposizione è in Aula per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini della Campania”. La consigliere dei Popolari Udeur Sandra Lonardo ha evidenziato che “ci sono provvedimenti importanti da approvare come quello sulle attività funerarie che attualmente è priva di copertura legislativa” e ha sottolineato che “ognuno agisce secondo il proprio senso di responsabilità ma non era il caso di far mancare il numero legale in una seduta così importante”. Il consigliere del gruppo Psi Corrado Gabriele ha sottolineato che “oggi si è formalizzata una crisi politica già strisciante nel centro destra e per questo il presidente Caldoro deve venire a spiegare in aula una spaccatura politica senza precedenti che sta facendo passare alla storia questa legislatura come quella più improduttiva. E’ evidente che c’è una spaccatura tra Caldoro e il suo partito tanto che il PdL oggi è compatto nell’abbandonare l’Aula – ha aggiunto Gabriele – e chiederemo in Conferenza dei capigruppo che si tenga in Consiglio il dibattito sulla formalizzazione della crisi del centro destra” “La scelta degli assessori appartiene alle prerogative del presidente Caldoro ed anche rispetto alla scelta dell’assessore Tagliatatela, posto che la competenza in materia di incompatibilità spetta alla Camera dei Deputati, il presidente Caldoro potrebbe intervenire solo se il doppio ruolo inficiasse le attività di assessore regionale e ciò non è” – ha detto il capogruppo di Caldoro presidente Gennaro Salvatore, che ha aggiunto: “ciò premesso, il disagio testimoniato dal gruppo di maggioranza relativa e dei consiglieri dell’Udc va rispettato e sarà cura del presidente Caldoro capire che cosa è cambiato rispetto a venti giorni fa quando è stata votata la fiducia al presidente della Giunta con l’approvazione della legge finanziaria. Abbiamo tanti provvedimenti importanti da approvare – ha proseguito Salvatore – in linea con le importanti battaglie politiche per la Campania e per il Sud portate avanti dal presidente Caldoro; sono questi i temi sui quali Giunta e Consiglio devono lavorare”. “Da parte della maggioranza di centro destra si è consumato un atto politico gravissimo e irrispettoso nei confronti dei cittadini” – ha stigmatizzato Dario Barbirotti di Centro democratico – “Caldoro ne prenda atto e si torni al voto”. “Tutta questa situazione contribuirà anche a indebolire il protagonismo della Regione Campania nei confronti del Governo nazionale – ha sottolineato il consigliere del Pd Giuseppe Russo – e, quando il centro destra abbandona l’aula, non si può chiedere al centro sinistra di essere responsabile e di offrire il proprio contributo”. Per questo, l’ex capogruppo del Pd ha sottolineato che “Caldoro deve venire in aula per rispetto dell’aula e del suo stesso partito di maggioranza relativa”. Al termine del dibattito, il vice presidente Valiante ha sottoposto al Consiglio la presa d’atto dell’ordine del giorno sulla Costa Concordia e ha concluso la seduta.

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