La Fiom abbandona il tavolo della trattativa e chiede da subito un incontro con l’ad Fincantieri Giuseppe Bono. Decisione che ha di fatto sancito l’ennesimo strappo con Fim e Uilm. Si è conclusa così un’altra giornata convulsa per il cantiere dalla Fincantieri di Sestri Ponente. Mentre a Roma  si discuteva delle sorti dello stabilimento i lavoratori si sono radunati in presidio  bloccando il traffico in via Soliman. Le proteste sono venute sull’onda di quanto riferito da fonti sindacali secondo le quali nel vertice al ministero dello sviluppo economico ”Non si sarebbe parlato di lavoro e di rilancio del cantiere”.  Così sotto lo striscione che diceva ”Duecento anni di storia cancellati da questo governo” è andata in scena un’altra giornata di tensioni e proteste nel capoluogo ligure. Questo nonostante dalla capitale arrivassero notizie sull’intenzione del ministro Paolo Romani di convocare  l’amministratore delegato di Fincantieri e i sindacati il prossimo mese per fare il punto sulla situazione sulla vicenda Fincantieri.

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