di Mario Schiavone
Storia di un libro che racconta le gesta di una squadra di perdenti capaci di far sorridere anche chi non vive di calcio: Atletico Minaccia Football Club. Ho letto diversi libri negli ultimi tempi, ma molti di quelli che ho letto non mi hanno lasciato di buon umore. La crisi, la vita cambia e la politica che non aiuta più nessuno: questi i temi più gettonati nei libri pubblicati negli ultimi tempi, quando va bene.
C’è di peggio, questo va detto. Alcune librerie (di catena, ma anche quelle indipendenti non scherzano) sono colme di pile di manuali capaci, secondo chi li scrive, di aiutare ogni letto di questo pianeta a ritrovare la felicità perduta. Quanto ai diari di vere o presunte casalinghe amanti dell’erotismo sfrontato mi vien voglia di abbracciare un albero e dire: Resta con me, non finire sotto la macchina che ti renderà carta per le memorie di gente triste. Lamenti editoriali a parte, devo dire che leggendo Atletico Minaccia Football Club di Marco Marsullo (Einaudi Stile Libero Editore, p.212, E.14,45) ho scoperto un autore capace di far ridere tanto anche chi non ama il calcio.
Piccola parentesi per gli amanti delle biografie: “Conosco” Marco Marsullo perché seguo le sue pagine sui social network e devo dire che colpisce – non poco- il suo vero impegno sociale. Negli ultimi tempi non ha fatto altro che girare scuole e piccole comunità di bambini e ragazzi amanti del calcio (e non) che avevano bisogno di ascoltare storie divertenti.
Molte di quelle storie, raccontate in prima persona da un autore davvero bravo a inventarle, hanno reso felici anche bambini che a causa di un triste problema di salute non possono più giocare a calcio. Togliere un pallone a quei bambini che vedono un campetto di pallone come l’unico luogo in cui spendere il resto della propria vita (e dei propri sogni) è un po’ come togliere loro la prima gioia dell’infanzia… Forse, un bel po’ di quella gioia, alcuni di quei bambini sfortunati l’hanno ritrovato grazie a questo libro.
Questa storia, inventata da Marsullo nel suo libro d’esordio, non racconta solo le “gesta” di una squadra di calcio che ha un’immagine davvero disperata, ma c’è altro in queste righe. Pagina dopo pagina, Marsullo descrive-con episodi colmi di humour allo stato puro- le giornate di una banda di idioti allo sbando che sogna di vincere un campionato di calcio che potrebbe cambiare la vita di ogni componente della squadra.
L’allenatore, che ambisce a diventare un vero protagonista del calcio come il talentuoso José Mourinho, ce la mette tutta per tenere unita una squadra composta di personaggi in cerca di una personalità. Persone comuni, non professionisti del calcio, che giocano con l’intenzione di dire al mondo intero: Siamo qualcosa di meglio, non siamo solo falliti. Diversi luoghi campani fanno da sfondo a questa storia: per la prima volta anche nella nostra terra accadono- pur se solo nella fantasia dell’autore- fatti comici degni della massima attenzione sia da parte di lettori alle prime armi che da divoratori di libri più esigenti.
La fase del precampionato, il vero campionato e la cinematografica finalissima descritte nel libro vedono la squadra di Vanni Cascione impegnata in peripezie di alto livello narrativo. Non è facile, dopo aver letto un libro del genere non raccontare ogni pagina di questa pre-potente epopea fatta di elementi non solo comici, ma talvolta anche grotteschi.
Basta sapere che dentro Atletico Minaccia Football Club di Marco Marsullo esiste una storia esilarante fatta di personaggi indimenticabili: ex-concorrenti provenienti dalle file dei reality televisivi, prostitute di colore e altri ancora si muovono in questa narrazione che ha alcune squadre capaci di vantare nomi indimenticabili come Robur Marcianise o Lokomotiv Volla. Una storia emozionante, a tratti commovente, utile non a cercare risposte sul perché della letteratura ma capace di farci riscoprire gli ingredienti utili ad amare ancora la letteratura oggi: leggerezza, comicità e capacità affabulatoria.