SAN NICOLA LA STRADA – “…che con 20 mila euro al mese di mutuo pagato fino ad oggi dovremmo, prima cosa, accelerare la possibilità di dare l’apertura immediata a questo bene” Questo è quanto è stato affermato nel corso della discussione che ha preceduto l’approvazione da parte del consiglio comunale del 29/05/2012 (!) di San Nicola La Strada della delibera che indicava le “Linee di indirizzo per la concessione in gestione della piscina comunale Acquasport”.
È passato giusto un anno e nulla è cambiato, in questo lasso di tempo solo patetiche inaugurazioni e proclami entusiastici di prossima apertura e nulla più. La piscina comunale Acquasport è un bene negato alla cittadinanza, simbolo di una miopia politica e di una mancanza di progettualità che produce immobilismo.
Lo stesso immobilismo che ha alienato la “Politica” alle sue responsabilità, facendo in modo di non decidere per tempo la destinazione d’uso di quei terreni saccheggiati dall’ingordigia umana tristemente noti come “Lo Uttaro”. Decisione che ha portato al rilascio della concessione alla New Ecology per la costruzione di un sito di stoccaggio da realizzare in quella zona già notoriamente inquinata e bisognosa di bonifica.
“Gli Amici di Beppe Grillo San Nicola la Strada a 5 Stelle” si oppongono a questo dato di fatto con gli unici strumenti che hanno a disposizione:
-la sottoscrizione di una istanza pubblica al Sindaco che chiede con forza l’apertura della piscina comunale con i fatti e non con le intenzioni,
– e la sottoscrizione di una petizione rivolta ai Sindaci di Caserta, San Nicola la Strada, San Marco Evangelista, Maddaloni e ancora al Presidente della Provincia e alla Regione per dire no al sito di stoccaggio nella zona “Lo Uttaro” e di impegnarsi fattivamente per quella bonifica spesso annunciata ma mai avviata.
L’imposizione del sito di stoccaggio da una parte e la negazione della piscina dall’altra sono i motivi che ci spingono a ritornare in piazza anche domenica 23/06/2013, questa volta alla Rotonda di San Nicola, per chiedere ai cittadini tutti una firma che servirà a riappropriarci del diritto di godere di quelle strutture che la negligenza politica rende non fruibili, e soprattutto del sacrosanto diritto vivere in un luogo sano.