Il presidente del Brasile, Dilma Rousseff, si e’ impegnata a migliorare i servizi pubblici e a combattere la corruzione ma ha avvertito che le violenze non saranno tollerate. In un discorso in diretta tv dopo giorni di violente proteste di piazza in tutto il Paese, la Rousseff ha ammesso gli errori del governo: “Ci sono tante cose che possiamo fare molto meglio in Brasile” e “la gente ha il diritto di criticare”, ha affermato.

In particolare la Rousseff si e’ impegnata a concordare “con i governatori degli Stati e i sindaci un grande patto per migliorare i servizi pubblici” e a rendere “piu’ trasparente” il sistema politico di una nazione “segnata da grandi diseguaglianze” sociali. Sui servizi pubblici ha annunciato tre passi: il 6% delle risorse petrolifere sara’ destinato all’istruzione, medici saranno reclutati all’estero per coprire le carenze di organici e presto sara’ varato un piano nazionale per la mobilita’. “Sono il presidente di tutti i brasiliani, di quelli che sostengono le manifestazioni e di quelli che non le sostengono”, ha assicurato, sottolineando pero’ che violenze e saccheggi non saranno tollerati. “Il governo non puo’ stare a guardare se la gente attacca le proprieta’ pubbliche e porta il caos nelle nostre strade”. A quanti hanno criticato gli investimenti pubblici per i mondiali di calcio e per le Olimpiadi, ritenendoli eccessivi, la Rousseff ha replicato che “il calcio e lo sport sono simboli di pace e di coesistenza pacifica”. “Siamo l’unica squadra ad ad aver partecipato a tutte le edizioni dei mondiali di calcio e ad averli vinti cinque volte, faremo un grande mondiale, ne sono sicura”, ha promesso il presidente, sottolineando che “il denaro per la costruzione degli stadi non ha sottratto risorse all’istruzione o alla sanita’”.

 

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