E’ stato appena pubblicato per le edizioni “Il Mezzogiorno”, un interessante libro sull’emigrazione in Terra di Lavoro, curato dal preside Paolo Mesolella: “Vieni da me quando vuoi. 150 storie di emigrazione”. Il libro, undicesimo volume dei “Quaderni storici della provincia di Caserta”, contiene documenti e testimonianze inedite relativi a centocinquanta emigranti pignataresi, caleni, sparanisani e teanesi che hanno vissuto la loro vita in Svizzera, Germania, Francia, Inghilterra, Argentina e America. Soprattutto in America.
Una serie inininterrotta di testimonianze come quelle di Francesco Giuliano emigrato in Svizzera, Luigi Caimano emigrante a Rotodurn, Teresa Penna emigrata a Losanna, Antonio Messuri e Alfonso Del Vecchio a Basilea, Maria Nacca emigrante in Svizzera, Pietro Valente emigrato a Parigi, Salvatore Mazzuoccolo a Pletteberg in Germania, Antonietta Martone emigrata a Basilea, Gaetano Formicola a Berna. E poi ancora: Giorgio Mercone e Giorgio Vito emigrati a Rochester, Amedeo Parisi che conobbe il Presidente Kennedy, Antonio Nacca e Bovenzi Giovanna emigrati in Inghilterra, Luisa Di Nucci che lavora nella Johnson & Johnson, Giorgio Giuliano emigrante ad Honenwerd, Pasquale Magliocca minatore in Germania e Andrea Vastano, sfuggito miracolosamente alla tragedia della “Leonardo Da Vinci”. Il libro, undicesimo volume dei “Quaderni storici”, contiene documenti e testimonianze inedite di numerosi emigranti, molti dei quali vivono ancora all’estero.”I nostri emigranti – ha spiegato il preside Mesolella – erano operai, benzinai, elettricisti, pavimentisti, inservienti in ristoranti, negli ospedali, sarti, scalpellini, macellai, piastrellisti, perfino scaricatori di porto e lustrascarpe. E lavoravano nelle fabbriche più disparate: di plastica, di insaccati, di mattonelle, di cavi telefonici, di pezzi di ferro, di scarpe, di macchine per cucire, di cioccolato, di pentole e forchette in alluminio, di cappelli, di bicchieri di plastica, fabbriche per tubi in acciaio e condotte del gas, ditte di costruzione strade, aziende di traslochi, nelle ferrovie, e nelle miniere in Germania ed in Inghilterra. Lavoravano nelle grandi fabbriche: la Kodak, la General Motors, l’Ikfimmer, l’AEG, la Johnson & Johnson, la Wolswagen, la Mercedes Benz, nella fabrica di orologi Omega o Beyer di Zurigo, all’aeroporto di Londra, all’ippodromo di Caracas. E così via. Solo per ricordarne alcuni intervistati nel volume. “Il libro, spiega il preside Mesolella, è un laboratorio di storia, il risultato di una ricerca, il cui scopo principale è stato quello di raccogliere i documenti e renderli disponibili per lo studio e la riflessione. Io e i docenti del laboratorio di storia dell’Istituto Comprensivo di Pignataro Maggiore, (i docenti Giovanna Caimano, Carla Caimano, Valeria Principe e Angelo Martino), abbiamo compilato, parafrasando l’abate Pietro Zani, dei “Materiali”. Un laboratorio di storia, nato in un contesto scolastico, infatti, non ha certamente la pretesa di essere esauriente, ma ha il solo obiettivo di risvegliare il ricordo di fatti e personaggi che fanno parte della nostra storia e che ora sono stati dimenticati. E non solo dagli studenti.