Chiusi dalle 15 i seggi nei 16 comuni siciliani chiamati ai ballottaggi per le amministrative. L’affluenza e’ stata del 46,19%, con 21,72 punti in meno rispetto al primo turno, quando voto’ il 67,9% degli elettori. Tre i comuni capoluogo alle urne: a Ragusa ha votato il 59,1% (63,48 al primo turno), con un calo di 14,39 punti; a Messina il 45,81% (70,22%) con un meno 24,41; a Siracusa il 35% (66,2%), con un decremento di 31,2 punti. Federico Piccitto del Movimento 5 Stelle e’ il nuovo sindaco a Ragusa: ha vinto il ballottaggio con il 69,4%. Giovanni Cosentini, del centrosinistra, si e’ fermato al 30,6%.

Il M5s, con la vittoria di Piccitto, conquista il primo comune in Sicilia. Finisce così a Ragusa, dopo due sindacature di Nello Dipasquale, il predominio del centrodestra nel capoluogo. In queste amministrative Dipasquale appoggiava il suo ex vicesindaco Cosentini che è stato candidato e sostenuto dal Pd e dal Megafono del presidente della Regione Rosario Crocetta.

GRILLO ‘FESTEGGIA’ VITTORIA A RAGUSA VIA TWITTER – “Ragusa a 5 Stelle! Federico Piccitto ha vinto e con lui tutti i cittadini ragusani”. Con un messaggio su twitter Beppe Grillo celebra la vittoria (manca solo ‘ufficialita’) del candidato del M5S alle comunali di Ragusa.

PICCITTO (M5S), VITTORIA E ORA GOVERNIAMO – “Ora dobbiamo pensare a governare Ragusa e non sarà facile perché le emergenze sono tante”. Così Federico Piccitto dei 5stelle, in netto vantaggio nella corsa a sindaco di Ragusa sul rivale Giovanni Cosentini del centrosinistra. Nel quartier generale di Piccitto, all’interno della Villa Margherita, si sono radunati i militanti del Movimenti che stanno festeggiando la vittoria, anche se il risultato non è definitivo. “Festeggiamo quest’importante risultato conseguito con un lavoro capillare e una campagna elettorale a 360° gradi”, afferma Piccitto. “Io non mi sono risparmiato e i cittadini hanno apprezzato questo sacrificio – prosegue – Non riesco ancora a metabolizzare l’euforia ma dopo la sbornia siamo pronti a metterci al lavoro, abbiamo gli strumenti giusti e soprattutto le persone competenti per farlo”.

CANCELLERI (M5S), A RAGUSA CANDIDATO AZZECCATO – “Dobbiamo imparare a scegliere bene i candidati. L’elezione di Federico Piccitto a Ragusa è la prova di una scelta azzeccata. Con lui siamo riusciti a ‘bucare’ e ora festeggiamo il primo sindaco siciliano del Movimento 5 Stelle”. Lo dice Giancarlo Cancelleri, capogruppo dei 5 stelle all’Assemblea regionale Siciliana e portavoce del Movimento in Sicilia, mentre festeggia nel comitato elettorale di Piccitto, il nuovo sindaco di Ragusa. “Ora dobbiamo passare – aggiunge Cancelleri – da uno spirito di opposizione a un modello di governo politico. L’anomalia siciliana del Movimento 5 Stelle è stata il valore aggiunto di questa vittoria, ovvero di un candidato sindaco che è andato tra la gente, che ha sfidato gli altri candidati nei dibattiti, confrontandosi con tutti e facendo anche il classico ‘porta a porta’. La gente ha premiato questo candidato e ora abbiamo la responsbailità del governo della città e dobbiamo fare di tutto per non tradire le attese del nostro elettorato”.

ACCORINTI (NO PONTE) VINCE A MESSINA – Renato Accorinti, tra i fondatori del comitato ‘No Ponte’ ha vinto il ballottaggio a Messina, con il 52%. Felecice Calabrò, del centrosinistra, ha ottenuto il 48%. Accorinti, 59 anni, è insegnante di educazione fisica e tecnico della Federazione italiana di atletica leggera. E’ tra i fondatori del movimento No al Ponte sullo Stretto e il 25 giugno 2002 si arrampicò sul pilone di Torre Faro: per un giorno e una notte espose a circa 220 metri di altezza due striscioni contro il progetto di costruzione Pacifista convinto negli anni ’70 e’ a Berlino per manifestare contro il Muro. Nel 1979 partecipa alla carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia, manifestando, nelle città europee maggiormente militarizzate. Dopo aver incontrato Poetto Pinna a Perugia, nel 1979 fonda, insieme a altri attivisti, il Movimento Nonviolento messinese, e nel 1981, promuove una campagna informativa in favore dei 5 referendum radicali.

Nel 1982, a Comiso, manifesta contro l’installazione della base Nato. Nel ’91 era stato rinviato a giudizio perche’ durante lo svolgimento di una manifestazione contro l’intervento italiano nella Guerra del Golfo consigliava ai militari di disertare nel caso fossero inviati a combattere nel Golfo. Nel ’92, a Messina, in un Tribunale colmo di studenti e concittadini solidali, la sentenza lo assolve: il fatto sussiste ma non costituisce reato. “Il mio è il risultato di un popolo che crede in se stesso e vince anche contro il potere schiacciante che ha umiliato questa città”, ha detto il neo sindaco di Messina Renato Accorinti, acclamato da centinaia di persone che lo hanno portato in braccio fino a Palazzo Zanca, sede del Comune.

Accorinti, famoso per la sua maglietta con la scritta “No ponte”, per l’occasione si è presentato con la maglietta in questione e la fascia tricolore, annunciando tuttavia che d’ora in avanti non la indosserà più. Il neo sindaco ha poi lanciato una frecciata a Calabrò e a al presidente Crocetta, che è venuto a Messina per sostenere il candidato del Centrosinistra in campagna elettorale: “Sarò il sindaco di tutti – ha detto Accorinti – non dirò come altri che ho collegamenti nazionali o regionali perché ritengo che le istituzioni siano di tutti”.

GAROZZO (C.SINISTRA) VINCE A SIRACUSA – Giancarlo Garozzo, sostenuto dal centrosinistra, è il nuovo sindaco a Siracusa; ha vinto il ballottaggio col 53,3%. Ezechia Paolo Reale (46,7%) era sostenuto da liste civiche e dai “ribelli” del Pdl.

 

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