AVERSA – «Un giro di affari che, complessivamente, supera i 50 miliardi di euro. E’ quello che le mafie realizzano attraverso la gestione del settore agroalimentare» lo afferma Valerio Taglione, coordinatore del comitato Don Peppe Diana che con il coordinamento provinciale di Libera Caserta promuove il Festival dell’Impegno Civile, la prima manifestazione italiana interamente realizzata sui beni sottratti ai clan «Lo fanno a non solo a danno di quanti lavorano la terra, trasportano i prodotti agricoli e commercializzano quelli alimentari nel rispetto delle regole.

Il mercato illecito dell’agroalimentare va innanzitutto a discapito della qualità dei cibi che giungono sulle nostre tavole, e attraverso sofisticazioni e imbrogli, mettono a repentaglio la nostra stessa salute nonché il valore dei marchi dop e doc dei nostri territori. Per questo la quindicesima tappa del Festival, che si svolgerà domani alla sede della Paganese Trasporti, assume per noi un grande valore. Fare l’impresa» conclude Taglione «la traccia che abbiamo scelto per la VI edizione del Festival dell’Impegno Civile, parte proprio da questo: riappropriarci dei luoghi dove si decideva di violentare i nostri territori e le nostre vite, e trasformarli nel cuore  di un nuovo sviluppo, sostenibile e inclusivo, di cui sono protagonisti associazioni, cittadini, cooperative, i tanti imprenditori sani delle Terre di Don Peppe Diana». Dopo la tappa al Centro di Educazione Ambientale di Mondragone dove pure nel pomeriggio si discute di sviluppo sostenibile in terre di ecomafie, domani la carovana antimafia del Festival giunge infatti a via Cappellone ad Aversa, nella sede de La Paganese Trasporti, l’azienda al centro del patto tra camorra casalese e mafia siciliana per il controllo dei mercati ortofrutticoli italiani, innanzitutto quelli di Fondi nel Lazio e di Giugliano in Campania. Un patto che includeva il traffico di armi e coinvolgeva personaggi di spicco come Gaetano Riina, fratello di Salvatore, Nicola Schiavone, il figlio di “Sandokan”, i fratelli Sfraga, ritenuti referenti imprenditoriali dei Riina e di Messina Denaro, oltre al titolare della Paganese, Costantino Pagano e ad esponenti del clan Mallardo. Proprio ne La Paganese domani sarà inaugurata la sede operativa dell’Associaizone Agenda 21 per Carditello e i Regi Lagni, insieme, tra gli altri, al pm Cesare Sirignano, protagonista della vicenda giudiziaria e all’assessore all’agricoltura della Campania Daniela Nugnes. Prevista anche la partecipazione del Vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo.«Questo luogo deve diventare una casa comune» afferma ancora Taglione «Con il Festival dell’Impegno Civile stiamo dimostrando che le Terre di Don Peppe Diana, oggi, sono una bella, importante realtà».

 

Il viaggio del Festival proseguirà poi, senza sosta giovedì, alla Casa famiglia Compagnia dei Felicioni a Trentola Ducenta, per discutere con Goffredo Fofi di educazione e stato sociale al tempo della crisi

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