Piu’ di centomila pellegrini provenienti da numerosi Paesi europei e dal resto del mondo sono giunti a Medjugorje per le celebrazioni del 32/O anniversario della prima apparizione della Madonna a sei bambini del piccolo villaggio dell’Erzegovina, la cui veridicita’ tuttavia non e’ mai stata riconosciuta dal Vaticano.

I gruppi di pellegrini piu’ numerosi, dopo quelli giunti dalla Bosnia e dalla Croazia, provengono da Italia, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera, Polonia, Irlanda ma anche da Stati Uniti, Canada, Giappone, e nel corso della giornata vengono celebrate le messe in una ventina di lingue. I veggenti, oggi adulti, affermano di continuare a vedere la Madonna che ad alcuni apparirebbe quotidianamente – oltre 40.000 volte a cominciare da quel 24 giugno 1981 ad oggi – per consegnare messaggi ed anche dieci ”segreti”. Dopo i lavori di diverse commissioni d’inchiesta, la Congregazione per la dottrina della fede ha istituito nel marzo del 2010 uno speciale comitato presieduto dal cardinale Camillo Ruini, per studiare e pronunciarsi sul fenomeno. Gli eventi al santuario di Medjugorje, visitato in 32 anni, secondo i calcoli della chiesa locale, da 50 milioni di fedeli, si inseriscono nel lungo dissidio tra i frati francescani dell’Erzegovina e il vescovado di Mostar, innanzitutto per la restituzione di alcune parrocchie al clero diocesano. Secondo l’allora vescovo Pavao Zanic i veggenti erano strumentalizzati dai frati e l’attuale vescovo mons. Ratko Peric e’ il piu’ rigoroso avversario della veridicita’ delle apparizioni. Alcuni frati negli anni scorsi sono stati sospesi a divinis e quattro anni fa venne espulso dall’ordine il francescano Tomislav Vlasic, ‘padre spirituale’ dei sei veggenti, con accuse, tra l’altro, di ”diffusione di dubbia dottrina e manipolazione delle coscienze”.

 

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