POMIGLIANO D’ARCO – “Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ripristina la democrazia rappresentativa in fabbrica e sancisce il diritto della Fiom a partecipare alla vita sindacale, oggi i sindacati firmatari dell’accordo CCSL avevano la possibilità di dare un segnale di discontinuità con le pratiche divisorie”: lo ha detto il responsabile del settore auto per la Fiom di Napoli, Francesco Percuoco, che è anche un cassintegrato dello stabilimento Fiat di Pomigliano, commentando la mancata partecipazione dei lavoratori in Cig alle assemblee organizzate oggi in fabbrica da Fim, Uilm, Fismic e Ugl.
Stamattina un gruppo di cassaintegrati, tra i quali anche Percuoco, si sono recati davanti al Vico chiedendo di entrare in fabbrica per partecipare alle assemblee, mostrando il tesserino identificativo da operaio del Vico. “Non solo è stato impedito ai lavoratori posti in cassa integrazione e preoccupati per il loro futuro di partecipare alle assemblee – ha spiegato Percuoco – ma non vi è stato nemmeno un dirigente della società che si sia degnato di fornire spiegazioni. La cosa più grave e incomprensibile – ha concluso il sindacalista – è che anche le organizzazioni sindacali che hanno indetto l’assemblea non hanno ritenuto opportuno spendersi affinché i lavoratori bloccati ai cancelli potessero partecipare a uno dei momenti più alti di democrazia in ogni luogo di lavoro”.