“Gli altri parlamentari che si sono lasciati corrompere nelle operazioni di Silvio Berlusconi? Certamente il mio non è stato un caso episodico, ma solo una tappa della strategia”. Lo afferma l’ex senatore eletto nelle fila di Idv e poi passato al centrodestra, Sergio De Gregorio, in una intervista a Repubblica.

“Mi sono convinto che il problema del Paese è Berlusconi, il suo potere economico. Lui compra tutto”. Sulla compravendita dei senatori, processo nel quale è imputato, De Gregorio sta scrivendo un libro ma trova “difficoltà ad individuare un editore nazionale, vorrei che lo leggessero in tanti”. “Dicono che sarei un ricattatore – afferma -. Non mi fanno paura, comunque. Dovrebbero essere loro a temere il corso della giustizia”. De Gregorio dice che “è corretto” da parte dei pm individuare “due momenti” di corruzione, nel 2006 e nel 2010. “Ma forse le Procure di Roma o di Napoli possono escludere che ce ne siano stati altri?”, si chiede. “Ma se uno ha in mano una cassetta del genere – dice a proposito del nastro che il senatore dell’Idv Caforio afferma di aver dato a Di Pietro e contenente la registrazione dell’offerta fino a 5 milioni per cambiare casacca fattagli dallo stesso De Gregorio per conto di Berlusconi -, e quella cassetta posso immaginare che esistesse, davvero può perderla o non ricordare dove sia? O è più probabile che, nel Paese dei veti e dei ricatti incrociati, alla fine si sia vaporizzata?”. “Sulla storia della debolezza di Berlusconi per le donne sono stato sempre un po’ diverso dagli altri – racconta De Gregorio -. Una volta, Lavitola mi chiese, per conto del presidente, il cellulare di una signorina che aveva fatto da presentatrice ad un evento”. Rispose di no ma il Cavaliere non si arrese e la signorina fu invitata a Palazzo Grazioli. Finì “ottimamente per lei. Oggi lavora, fa la giornalista a Mediaset”.

 

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