SAN POTITO SANNITICO – Un rilancio, con nuovo slancio e su una diversa modulazione di tipo procedurale ,del Progetto “ NE:agorà//7 piazze” rimasto impigliato per molti anni in problematiche procedurali di  diversa natura , ma pure già usato per incontri di studio  di giovani universitari europei.

Tra pochi giorni nuovo corso presso il sito dalle suggestive cupole a pochi passi dal centro abitato . La presentazione di questa nuova iniziativa e lo stato d’arte dell’ambizioso progetto di “villaggio” multidisciplare e multietnico  di architettura polare( per l’uso caratteristico di un certo tipo di tipologia costruttiva a cupola di matrica centro-aficana)  sono state l’occasione di una conferenza stampa  con la partecipazione dell’architetto Fabrizio Carola, anima dell’idea, del sindaco Franco Imperadore, dell’ex sindaco Angiolo Conte, della presidentessa della proloco “Genius loci” Maria Rosaria  Antonuccio e dall’architetto Luciano Ricigliano, che sarà uno degli assistenti dello stage formativo in programma dal 9 al 18 agosto . Presente anche l’ex soprintendente della direzione archeologica interprovinciale , Maria Luisa Nava.  L’architetto, cittadino onorario di San Potito Sannitico come ha evidenziato nell’introduzione il sindaco, ha spiegato le ragioni, tuttora invariate e valide,  che furono alla  base del progetto  tenendo conto delle evoluzioni della società, di “cultura mista o terza cultura” come poi ha commentato la moglie somala :”creare un luogo dove far incontrare le persone e giovani, dove sperimentare nuove idee e, per non andare nell’utopico, qualcosa di utile per imparare il mestiere come un centro di formazione secondo i canoni dell’architettura a cupole che ho reiventato (cupole ogive), realizzando alcuni edifici come un ospedale in Mauritania, usando risorse locali” spiegando nello specifico le qualità e le caratteristiche di sicurezza( ad esempio per la distribuzione delle tensioni sui manufatti). Una sapienza costruttiva che lo ha portato ad una sorta  similitudine di società coesa collaborativi e non competitiva  “Sono  mattoni quelli  usati nelle cupole che collaborano e danno l’idea di un nuovo sistema sociale di collaborazione”. Più in avanti ha sottolineato il ruolo della scuola e degli insegnanti (“andrebbero pagati molto di più rispetto agli attuali parlamentari”)

 

Michele Martuscelli

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