”Il coraggio e l’ottimismo per cambiare le cose deve soprattutto partire dalla base e arrivare alle istituzioni”. Lo ha twittato il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, dopo l’episodio avvenuto ieri sera alla festa Pd di Cervia, dove durante il suo intervento una persona ha lanciato verso di lei due banane, che non hanno raggiunto il palco e sono finite tra la prima e la seconda fila degli spettatori.

”Con la gente che muore di fame e la crisi sprecare cibo così è triste”, aveva commentato. La notte precedente alcuni manichini vestiti con giubbotti scuri e jeans, imbrattati sul petto di vernice color rosso sangue e corredati da cartelli e volantini con la scritta ‘L’immigrazione uccide-No ius soli’, erano stati abbandonati nella centrale piazza dei Salinari; il gesto era stato poi rivendicato da Forza Nuova e i Cc hanno identificato sei persone quali possibili autori del blitz. Proprio Cervia tornerà ad ospitare Cecile Kyenge, ma in un contesto diverso: la Festa della Lega Nord Romagna, dove il ministro si confronterà sui temi dell’immigrazione la sera di sabato 3 agosto con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Era stato il parlamentare leghista romagnolo Gianluca Pini ad invitarla due settimane fa ad un dibattito alla Festa, dopo le parole su Kyenge-orango pronunciate da Roberto Calderoli. ”Le sue tesi in materia di immigrazione e cittadinanza – ha detto Pini – sono a nostro avviso molto pericolose da un punto di vista di tenuta sociale ma sono, appunto, idee. E su quelle vogliamo confrontarci, sapendo di avere argomenti validi per smentirla, non su altro”.

 

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