MONDRAGONE – L’Eco Festival di Cittadinanza Attiva Mondragone del 27 e 28 luglio, si è concluso con grandissima soddisfazione da parte dei ragazzi dell’Associazione. In Piazza Mario Liberato Conte, la Terra dei Fuochi, la Cantarella, l’eco-sostenibilità, il riciclo creativo, sono stati al centro dell’attenzione e hanno riscosso molto interesse da parte delle persone che sono giunte di proposito e i turisti che passeggiavano durante le calde serate del fine settimana.

I Cittadini Attivi, come sempre, si sono rivolti all’amministrazione, hanno chiesto al Sindaco e all’Assessore di competenza di disporre un’ordinanza per la vigilanza e il monitoraggio di zone come il Triglione, ormai discarica abusiva, applicando anche le sanzioni previste dalla legge. Per quanto riguarda la Cantarella, secondo l’Associazione, è necessario effettuare la determinazione dei contaminanti e del rischio, anche se tali determinazioni analitiche richiederanno ingenti somme di denaro, sono necessarie al fine di poter rientrare nel Piano Regionale di Bonifica. Il tutto arricchito da immagini e video molto forti delle località appena descritte. Il Festival non è stato solo luogo di dibattito tra organizzatori, Sindaco, Assessore all’ambiente, giornalisti e scrittori come Sergio Nazzaro, ma il palco è stato messo a disposizione delle varie associazioni attive sul territorio che hanno fatto conoscere i propri lavori. Interessanti sono state le degustazioni di prodotti biologici dello stand della regione Campania, gli interventi di ricercatori della Federico II e gli arredamenti col pallet di Carmela Prisco, responsabile del Centro di Educazione Ambientale di Mondragone, la quale ha presentato la seconda serata facendo la staffetta con la giornalista Alessandra Tommasino, madrina della prima serata. Le due serate sono state allietate dalle musiche dei P.O.P.P.O. e di Emanuele Ammendola (R&Fusion). Per la buona riuscita dell’evento, l’Associazione intende ringraziare: la Regione Campania per la concessione del patrocinio morale e per la fornitura degli stand espositivi, il Comune di Mondragone per il patrocinio morale, i contributi economici delle attività commerciali, il Lido Sinuessa, per la fornitura dell’energia elettrica, il Plaza Cafè, Luxor per l’impianto elettrico ma soprattutto, la tenacia dei singoli organizzatori e la sintonia che si è creata con le associazioni partecipanti, nonostante le defezioni dell’ultimo minuto di Padre Maurizio Patriciello, dell’oncologo Antonio Marfella e dell’Assessore regionale all’agricoltura Daniela Nugnes. Si ringraziano, inoltre, la Bottega di Rachele, Legambiente Mondragone, il CEA (centro di educazione ambientale), Mondragone Terra Mia, Dalila Valente, Libera, Slow Food, Pasquale Boccolato con le sue opere intagliate nel legno e scolpite nella pietra, gli artigiani  Stefania Boccolato e Fabio Cattolico, il fotografo Angelo Cattolico per il suo reportage sulla Cantarella, AIPRAS, Saponando, l’amico Rocco Rota. A malincuore bisogna constatare che l’Associazione Cittadinanza Attiva Mondragone si attendeva maggiore collaborazione da parte della Pro Loco, che dovrebbe essere il punto di riferimento di tutti coloro che intendono promuovere il nostro territorio, ma che purtroppo non è stata riscontrata. Il Mondragone Eco Festival ha avuto intenzionalmente, un duplice significato. Si è voluto dimostrare fin dall’inizio che basta l’impegno, l’amore per il territorio, il coinvolgimento del resto della cittadinanza, per creare un momento di informazione e intrattenimento allo stesso tempo, puntando ad un target medio/alto per evitare la solita “Sagra rionale”. Si è ritenuto doveroso evitare la richiesta di patrocinio economico da parte dell’Ente coscienti che il nostro, come molti altri comuni, stia affrontando non senza problemi l’attuale crisi economica. Si spera che questo sia da stimolo anche per il resto delle associazioni mondragonesi, permettendo in questo modo all’Amministrazione di riservare le poche risorse economiche a disposizione per progetti volti ad una rivalutazione del nostro territorio, anche in questo modo si può diffondere la filosofia del Cittadino Attivo nel resto della popolazione.

 

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