Pavel Adelgheim, sacerdote ortodosso noto per le sue posizioni critiche verso il Patriarcato di Mosca, e’ stato ucciso ieri sera nella sua casa a Pskov, nella Russia europea, vicino alla frontiera con l’Estonia: lo ha reso noto l’ufficio stampa del Dipartimento regionale del ministero dell’Interno, aggiungendo che il sospetto omicida e’ gia’ stato arrestato.
Secondo quanto raccontato al canale indipendente ‘Dozhd’ da Lev Shlosberg, un parlamentare della regione di Pskov, padre Pavel stava ospitando nella sua casa presso la parrocchia di Costantino ed Elena un ragazzo di 27 anni con problemi mentali, inviatogli da alcune conoscenti da Mosca. Mentre stavano chiacchierando in cucina con la moglie del sacerdote, il ragazzo lo avrebbe aggredito con un coltello, ferendolo a morte. Alcuni testimoni hanno raccontato che durante l’aggressione il giovane urlava che era stato il diavolo a ordinargli di uccidere il sacerdote. Mentre la polizia stava cercando di arrestarlo, il giovane si e’ inferto alcune coltellate al torace ed e’ stato portato in ospedale. Adelgheim, 75 anni appena compiuti, era diventato prete sotto il regime dell’ex Unione Sovietica, nel 1964. Nel 1969 fini’ in prigione per aver distribuito letteratura religiosa in forma di ‘samizdat’, cioe’ edita in proprio. Nel 1970 fu condannato a tre anni di campo di lavoro per ‘diffamazione’ anti-sovietica. Durante la prigionia perse l’uso della gamba destra. Fu rilasciato nel 1972, ormai disabile. Nel 1976 il religioso entro’ nella diocesi di Pskov, dove ebbero inizio gli attriti con le gerarchie ecclesiastiche. Negli ultimi anni, ricorda il sito di informazione Gazeta.ru, non smise mai di denunciare la cosiddetta ‘verticale del potere’ del Patriarcato di Mosca e i comportamenti corrotti dei vescovi ortodossi, pur non arrivando alla decisione estrema di abbandonare la Chiesa. Shlosberg ha paragonato la gravita’ della perdita di padre Pavel con quella di Aleksander Men, il celebre sacerdote e teologo ortodosso critico del potere, ucciso il 9 settembre 1990 alla periferia moscovita in circostanze mai chiarite. Un portavoce del patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, ha fatto sapere che il capo della Chiesa russo-ortodossa prega per l’anima di padre Pavel.