E’ “attraverso un regolare svolgimento dei concorsi, in grado di assorbire gli abilitati secondo il principio del merito, che devono essere soddisfatte le loro giuste aspettative”. Lo ha precisato il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, rispondendo al question time alla Camera. Parlando dei tirocini formativi attivi, il ministro ha chiarito che “si tratta di un percorso volto all’abilitazione e non al reclutamento.
Nell’attuale sistema normativo, risultante da scelte legislative e dal regolamento ministeriale sui tirocini formativi del 2010, si tratta di due processi distinti, anche se collegati: l’esito naturale del completamento del percorso formativo è l’assunzione, che però deve conseguire a un concorso, secondo il principio costituzionale in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni”. “L’inclusione degli abilitati nelle graduatorie a esaurimento, oltre a non essere coerente con il sistema delineato, sarebbe contraria a precise disposizioni legislative, che a partire dal 2006 hanno ripetutamente disposto l’impossibilità di integrare le graduatorie”, ha concluso.