Il colosso canadese BlackBerry e’ messo in vendita, perche’ non ha capito la rivoluzione degli smartphone lanciata da Apple. Per anni i cellulari della societa’ canadese sono stati i preferiti dai manager e dai colletti bianchi, per la loro capacita’ di inviare e-mail super-sicure e super-affidabili. Perfino Barack Obama si era rifiutato di lasciare il suo Blackberry dopo essere stato eletto presidente Usa. Ora pero’ i tempi sono cambiati e il Blackberry non ce la fa piu’ a tenere il passo degli iPhone.

Chi usa il BlackBerry, scrive il Financial Times, “e’ come se restasse chiuso in ufficio, mentre tutti gli altri sono a un party”, a scambiarsi le nuove app. Nell’ultimo trimestre la base degli utenti del BlackBerry e’ calata di 4 milioni di unita’ e 72 milioni e in 4 anni la quota di mercato degli smartphone della casa canadese e’ scesa dal 50% al 3%. Risultato: nell’ultimo trimestre Blackberry ha chiuso in rosso di 84 miliardi di dollari e gli esperti prevedono che questo e’ solo l’inizio del tunnel. Il lancio del nuovo sistema operativo BlackBerry 10, che doveva invertire il trend, non sta dando i risultati sperati e il titolo in Borsa della compagnia canadese e’ sceso da 230 a 11 dollari ad azione. Per questo il board ha creato un comitato speciale che dovra’ vagliare le strategie alternative, tra le quali e’ prevista la cessione del gruppo. La Waterloo di BlackBerry e’ consistita nel continuare a credere di poter essere vincente con le sue e-mail e con prodotti destinati alle grandi aziende, sottovalutando la capacita’ di socializzazione delle app. Anzi, quella della BlackBerry e’ una doppia Waterloo, visto che il suo quartier generale si trova proprio a Waterloo, in Ontario.

 

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