La National Security Agency ha scardinato i sistemi criptati che proteggono, tra gli altri, e-mail, conti bancari e cartelle mediche. Lo rivelano il quotidiano inglese The Guardian e gli americani New York Times e ProPublica sulla base di 50.000 documenti forniti dall’ex informatico Edward Snowden che ha fatto scoppiare lo scandalo Datagate. I tre organi di stampa hanno deciso di pubblicare i rispettivi articoli nonostante funzionari dell’intelligence americana avessero chiesto di non diffondere la notizia.
Il timore è che i target stranieri possano cambiare il loro codici di criptaggio rendendo dunque più difficile la raccolta e la lettura di dati. Il programma si chiama Bullrun, dal nome di una battaglia della guerra civile americana. Anche l’equivalente inglese della Nsa, il Government Communications Headquarters o GCHQ, vanta la capacità di crittoanalisi. In questo caso il programma si chiama Edgehill, dal nome della prima battaglia della guerra civile inglese del 17esimo secolo. Stando ai file, la capacità di decriptare dati della Nsa è nota solo a un numero limitato di analisti di alto rango della cosiddetta “Five Eyes”, letteralmente cinque occhi: oltre alla Nsa stessa ci sono le controparti di Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda.