SANTA MARIA A VICO – Riorganizzazione del personale nelle stanze del Municipio vicano, per i consiglieri De Lucia e Vigliotti è “l’ennesima dimostrazione di inefficienza nella gestione delle risorse umane”. I due membri d’opposizione del Consiglio comunale di Santa Maria a Vico contestano l’inadeguata gestione della disposizione che porta la firma del segretario generale e la data dello scorso martedì.
“Da un giorno all’altro senza alcun preavviso né tantomeno adeguata formazione, alcuni dirigenti d’ufficio si sono visti spostare o addirittura attribuire una diversa funzione”, sbottano i consiglieri che già avevano contestato, a suo tempo, la delibera di giunta sulla quale è stato poi disposto il provvedimento. Si tratta della delibera numero 80 dello scorso mese di luglio con cui, su proposta dell’assessore al Personale Pasquale Crisci, si era provveduto a riorganizzare personale ed uffici comunali. “La semplice riduzione da 9 a 8 settori, prevista dalla delibera, risulta essere uno specchietto per le allodole, con la costituzione di un mega settore che prevede gestione Urbanistica- Commerico- Pubblica Istruzione con annessa gestione del Cimitero”, aveva già affermato all’epoca Carmine De Lucia puntando il dito anche sul change-over tra i dirigenti- funzionari dei settori urbanistica e Lavori Pubblici – la scelta non è certamente legata all’obbligatorietà di change-over dei funzionari, dato che il primo atto ufficiale in ambito gestione risorse umane, all’insediarsi di questa amministrazione, fu proprio l’inversione di questo assetto attuale. La verità, che ogni tanto dovrebbe essere raccontata, è che se prima il settore di interesse erano i Lavori Pubblici, oggi le aree di focalizzazione sono Urbanistica e Commercio, vista l’importanza “strategico-elettorale” del Puc e dell’area Pip. Prossimi argomenti caldi per l’amministrazione Piscitelli. Si riduce all’osso il settore Lavori Pubblici e si sdoppia il settore Economico-Finanziario in modo da avere lo spunto per qualche assunzione a tempo determinato esterna” Un pensiero che De Lucia non solo ribadisce ma al quale, in accordo con Vigliotti, aggiunge anche il dissenso per quella che considerano “un’inadeguata e fallimentare gestione nell’organizzazione del personale, peggiorata, in tal caso, dalla casuale ispezione dei carabinieri all’indomani della comunicazione degli spostamenti comandati. Anche il pastore – conclude Carmine De Lucia – tratta il suo gregge come se si trattasse dei propri familiari”.