di Nicola Garofalo*
CASERTA – Al popolo della frazione San Clemente di Caserta è stata restituita la chiesetta medievale di Santa Maria a Macerata, a compimento di un percorso di quasi dieci anni, che ha visto l’impegno di più rappresentanti delle istituzioni, compreso il sottoscritto, alla cui operosa dedizione si deve questo piccolo miracolo.
Al sindaco Del Gaudio è toccato il privilegio di compiere l’ultimo atto, con l’inaugurazione in fascia tricolore avvenuta sabato, di cui ha dato orgogliosamente notizia nel suo comunicato stampa, con enfasi del presente e dimenticanza del passato. È giusto perciò ricordare che il primo passo dell’opera di recupero fu compiuto dallo scomparso sindaco Luigi Falco che, con l’assessore al ramo Carlo Marino, diede inizio nel 2004 alle complesse pratiche per l’ottenimento dei finanziamenti e delle autorizzazioni, giovandosi del progetto generosamente e gratuitamente fornito dall’architetta casertana Fuoco.
Fu poi il sindaco Nicodemo Petteruti, eletto nel 2006, a prendere le redini dell’operazione per la quale volle giovarsi anche della mia personale collaborazione, in quanto amministratore eletto nella frazione di San Clemente, benché capogruppo del maggior partito di opposizione. Grazie a questa leale sinergia si portò a termine nel 2008 il finanziamento ministeriale di 150.000 Euro e, con la fattiva partecipazione dell’allora soprintendente Giovanna Petrenga, furono ottenute anche le necessarie autorizzazioni. Nel 2009, come capogruppo di opposizione al Comune mi fu possibile dare atto della conclusione di queste attività e dell’imminente inizio della fase operativa, conclusasi la quale, oggi il più amato dei luoghi di culto torna ai cittadini di San Clemente e all’intera città, alla cui memoria voglio consegnare il racconto completo di chi, come e quando, ha reso possibile tutto ciò.
*Consigliere provinciale PdL