NAPOLI – In Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, l’assessore Salvatore Palma ha illustrato oggi la delibera n. 605 sul Bilancio di Previsione 2013 (con la Relazione Previsionale e Programmatica, lo schema di Bilancio pluriennale per il periodo 2013-2015 e il Programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici) che la Giunta aveva approvato lo scorso 8 agosto e che il Consiglio esaminerà, insieme alle delibere collegate nella sessione di bilancio prevista per il 16 e 17 settembre.

Si tratta, ha esordito Palma, del primo bilancio dopo Piano di riequilibrio approvato a gennaio– ad ottobre potrebbe concludersi il suo esame da parte del Ministero – del quale riflette gli impegni e i vincoli, primi tra tutti gli alti livelli di tassazione imposti. Va tenuto conto, inoltre, delle principali novità nel frattempo intervenute, come l’adesione al decreto legge 35 (pagamento dei debiti della pubblica amministrazione) che ha permesso di immettere liquidità nelle casse del Comune e di garantire maggiore agibilità anche in termini di programmazione. Continua anche con questo bilancio l’operazione verità (avviata con il consuntivo 2011) che ha permesso di fare pulizia nel bilancio dell’ente accertando il disavanzo di 850 milioni, ridottosi già nel rendiconto 2012 a 784 milioni e destinato a ridursi ulteriormente nel 2013 e nel 2014, anno nel quale si potrebbe già avere un avanzo di 56 milioni. Due gli elementi di incertezza che ancora persistono: l’entità del taglio dei trasferimenti statali (se nel 2012 i trasferimenti sono stati pari a 419 milioni, per il 2013 il Comune, prudenzialmente, ne ha previsti 350 milioni) e, in conseguenza del taglio dell’IMU per l’abitazione principale, una riduzione del gettito per il Comune di 52 milioni (ancora incerta la misura del ristoro che il Governo ha promesso ai Comuni).

La forte accelerazione al processo di risanamento delle finanze comunali, che è stata garantita dai fondi del decreto 35, consentirà dunque di avere dei fondi a disposizione che, insieme ai proventi delle dismissioni del patrimonio, permetteranno di programmare investimenti (altrimenti impossibili dato il divieto di contrarre nuovi mutui), ad esempio lanciando un piano di housing sociale.

Si tratta di un bilancio a progetto, ha continuato l’assessore Palma, ricordando che esso prevede, per ognuno dei 3 anni di programmazione, 5 milioni per la manutenzione stradale, 4 milioni per la manutenzione straordinaria delle scuole (ai quali si aggiungono i 2 milioni affidati a Napoli Servizi per la manutenzione ordinaria). Per le Municipalità, che vedranno un aumento dei fondi loro destinati, in particolare di quelli per la refezione scolastica, sono a disposizione, inoltre, 10 milioni per progetti cantierabili su materie quali parchi, giardini, arredo urbano, strade e spazi pubblici, fondi che, risultando da residui passivi, possono essere spesi immediatamente. Infine, sul modello delle “segnalazioni qualificate” – che a livello nazionale prevedono che il 100% del gettito derivante da azioni di recupero di evasione e elusione fiscale vada ai Comuni – le Municipalità che daranno impulso a questo tipo di azioni in collaborazione con la Polizia Municipale, potranno contare sul 50% di quanto recuperato.

Affiancano e accompagnano il bilancio le azioni già intraprese in materia di lotta all’evasione fiscale e di efficientamento delle società partecipate che, con la creazione della Napoli Holding, saranno tutte accorpate. Senza entrare nel merito delle delibere di accompagnamento del bilancio che fissano gli importi di imposte, tasse e tariffe per i servizi (aspetti dei quali la Commissione Bilancio ha già discusso ampiamente la scorsa settimana), l’assessore Palma ha concluso citando altri importanti temi che trovano spazio nel bilancio di previsione che, comunque, rispetta il Patto di Stabilità: il contributo di 300mila euro per i cittadini di Chiaia danneggiati dal crollo che affianca l’esenzione per 6 mesi dalle tasse comunali, una corretta determinazione delle spese per le utenze del Comune (finora sottostimate, con conseguenti aggravi nelle bollette dell’Ente); un calo della spesa per il personale che, pur nel vincolo del turn over imposto dalla legge, consentirà lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già fatti, un nuovo concorso per dirigenti e la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili (previsti in bilancio 1 milione e 761mila euro); la riduzione dei fitti passivi (da 8 milioni a 6,5 milioni); pur nella difficoltà del venir meno dei finanziamenti statali e regionali, un aumento delle risorse destinate al welfare (con un aumento da 14 a 16 milioni per le politiche di inclusione sociale e da 17,7 a 22,9 per le Case Famiglia).

I consiglieri intervenuti hanno chiesto chiarimenti all’assessore su aspetti particolari e posto alcune questioni: la necessità di sorvegliare la qualità degli interventi effettuati, ad esempio sulle strade, di efficientamento energetico, di implementazione e tutela delle aree verdi, anche ampliando il contributo dei privati (Attanasio); necessità di comunicare alla città lo sforzo che questo bilancio compie per rimettere in moto la città stessa pur in presenza del danno che lo Stato centrale sta producendo con le manovre finanziarie che danneggiano gli enti locali (Russo); puntare l’attenzione sulla vivibilità, sugli spazi destinati ai bambini, sulle periferie e sulla cultura intesa come educazione civica e sociale delle persone (Marino); trovare il modo per accogliere e utilizzare la disponibilità che spesso i privati offrono spontaneamente per risolvere questioni concrete (Nonno); prevedere un piano di efficientamento energetico e, sulla scorta di importanti esperienze europee, promuovere il recupero degli spazi abbandonati con il protagonismo delle comunità locali (Vernetti); preoccupazione per una tassazione ai massimi livelli (imposta dal piano di predissesto) in una città già in grande sofferenza e necessità di intervenire sull’ordinario e sulla vivibilità urbana (Antonio Borriello); necessità di acquisire informazioni più precise sui tempi di pagamento delle rate Tares e sulle percentuali con cui le varie categorie, come le maestre, gli LSU, gli idonei ai concorsi potranno trovare risposte nel bilancio di previsione (Palmieri).

Il presidente Capasso, concludendo la riunione, ha comunicato che già sono pervenuti alla Commissione alcuni emendamenti tecnici e che domani ci sarà la riunione con il Collegio dei Revisori che esporrà il proprio parere.

 

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