PARETE – Riprendono gli appuntamenti culturali della Biblioteca Comunale di Parete, con due importanti appuntamenti. Domenica 15 settembre ci sarà la presentazione del libro “Dodici” di Paolo Merenda, edito da Giovane Holden. Paolo Merenda è uno scrittore paretano,che da sempre ha l’hobby di scrivere, e che negli ultimi anni si sta facendo notare con diverse pubblicazioni di carattere nazionale, risultando anche tra i vincitori del prestigioso premio letterario “Fortunato Pasqualino”, concorso per racconti brevi indetto dalla casa editrice Akkuaria di Vera Ambra.

Giovedì 26 settembre un altro importante appuntamento sul tema: “Non più schiave. Storie di donne che alimentano la speranza”, con una donna eccezionale e una suora fuori dal comune, Rita Giaretta, responsabile di Casa Rut, un luogo di accoglienza per donne vittime della tratta.

Sarà anche l’occasione per confrontarsi sui più vasti temi della violenza di genere e della povertà che coinvolge sempre più persone nel nostro territorio.

A questo proposito l’assessore alle politiche sociali, alla cultura e alla legalità, Marilena D’Angiolella annuncia che l’amministrazione comunale sta approntando due importanti progetti. Il primo, inserito nel cammino intrapreso con l’UNICEF per fare di Parete una città a misura di bambine e di bambini, sarà rivolto ai minori a rischio di esclusione sociale con la costituzione di una Banda Musicale “Città di Parete”. Il secondo, non in ordine di importanza, sarà indirizzato a coinvolgere i giovani a bassa scolarità e maggiormente esposti a rischi di emarginazione, attraverso “borse lavoro”, nella partecipazione responsabile alla vita della comunità locale, con lo svolgimento di attività in alcune aree di competenza dell’Ente (ambiente e territorio, tecnico-manutentiva, socio-assistenziale).

«In questo periodo di crisi economica che nel nostro territorio colpisce soprattutto l’aspetto occupazionale delle giovani generazioni», ribadisce l’assessore, «le amministrazioni locali devono finalizzare tutti gli sforzi per offrire servizi concreti di contrasto alla povertà. È quanto ho ribadito con forza anche durante gli  incontri di concertazione che si sono svolti a Lusciano l’11 e 12 settembre per la stesura del nuovo Piano Sociale di Zona. Nella ristrettezza delle risorse economiche dovute ai continui tagli a livello nazionale e regionale ai fondi destinati alle Politiche Sociali, bisogna scegliere di mettere in campo azioni che siano reali risposte ai bisogni primari dei cittadini. Troppo spesso, in passato, la ricerca dell’immediato consenso elettorale è stato il criterio principale per la scelta dei servizi: dobbiamo assolutamente vigilare perché ciò non accada mai più. Come bisogna vigilare sulla qualità dei servizi offerti. Un unico esempio in tal senso: il Centro per le Famiglie allocato a Parete, proprio con un monitoraggio più capillare, è passato da poche unità di famiglie prese in carico, a circa 50 famiglie seguite nell’ultimo anno».

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