NAPOLI – Sono entrambi fuori pericolo i due piccoli pazienti del reparto di Terapia intensiva neonatale del II Policlinico di Napoli risultati positivi, nei giorni scorsi, all’acinetobacter: a dirlo è il direttore sanitario del presidio, Luigi Quagliata. Si tratta di un batterio molto diffuso nell’ambiente e che,

in soggetti particolarmente deboli, può provocare patologie molto gravi alle vie urinarie e respiratorie. A seguito di una riunione organizzativa tra i vertici del policlinico federiciano, oggi è stato disposto, per precauzione, che i circa 23 bambini ospiti del reparto vengano sottoposti al tampone e che, in attesa dell’esito dei controlli, venissero rallentati i ricoveri nel reparto. La scoperta del batterio, come riportato oggi dal quotidiano ‘Il Roma’, è avvenuta per puro caso dopo degli esami di routine fatti ai due bambini nati prematuri. “Stanno bene e non corrono alcun pericolo – spiega Quagliata – Non hanno mai presentato i sintomi delle patologie correlate al batterio, uno dei due lo ha ‘sconfitto’ senza alcuna necessità di terapie ed è già risultato negativo al secondo tampone”. Il direttore Quagliata ha spiegato che il batterio ha una diffusione molto ampia, “circa il 20% delle persone ce l’ha sulle mani” e che in persone sane non causa alcun tipo di problema. E’ anche vero però che è resistente agli antibiotici, difficile da eliminare dagli ambienti e che, in soggetti debilitati, può causare patologie alle vie urinarie e respiratorie. Per questo, in attesa dei risultati ai test che si avranno nei prossimi giorni, il Policlinico ha disposto queste misure di sicurezza nonostante le percentuali di rischio “al momento sono bassissime”, ha concluso Quagliata.

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