Malattie sessualmente trasmissibilisempre più diffuse, specie tra i giovani. “In Italia il 3% deiragazzi e il 5% delle ragazze sotto i 25 anni hanno già contratto un’infezione di tipo sessuale. In particolare, 400 di loro ogni anno si infettano con Hiv e i casi di condilomatosi tra maschi e femmine dai 14 ai 19 anni sono triplicati dal 2004 al 2009”.
A far luce sull’entità di un fenomeno diffuso e spesso poco considerato, il direttore del centro operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, Barbara Suligoi, intervenuta alla conferenza stampa organizzata dalla Federazione italiana dei medici pediatri sulla medicina di genere nell’infanzia e nell’adolescenza. Un problema non solo italiano. Ogni anno nel mondo, 111 milioni di giovani sotto i 25 anni si ammalano di infezioni sessuali di tipo batterico, e “si presume che contando anche quelle virali, la cifra possa triplicare”. Infezioni che facilitano l’insorgenza di malattie dell’apparato riproduttivo e sono causa principale di sterilità. Ad esempio l’infezione da Chlamiydia, “prima causa di sterilità se non trattata con antibiotici, riguarda ben l’8,3% delle under 19 in Italia”, spiega Suligoi. Altissimi anche i numeri relativi alla diffusione dell’Hpv, cui sono correlati, ogni anno in Europa, 700.000 casi di condilomi e carcinomi. E i tumori dovuti al virus Hpv non sono solo un problema femminile, colpiscono in Europa 32.000 donne e oltre 15.000 uomini. Numeri bipartisan anche per l’Italia, dove il 10% delle donne e il 60% degli uomini ha contratto il virus dell’Hpv. Ma il picco più alto, il 25%, è tra le giovanissime sotto i 20 anni. “Cifre rilevanti che suggeriscono l’opportunità di vaccinare anche i maschi per limitare in modo importante la diffusione del virus”, conclude Suligoi. Il vaccino, conclude l’esperta, riguarda invece solo le ragazze dodicenni, e “in questa fascia interessata, la copertura si aggira intorno al 56-60% e varia molto da regione a regione”.