ARZANESE (4-3-3): Fiory Pacini, Monti, Picascia, Funari; Giacinti (40’ st Ausiello), Giannusa, Leone (15’ st Gori); El Ouazni (31’ st Figliolia), Ripa, Improta U. A disp.: Mormile, Improta C., Di Ruocco, Insigne. All.: Ferraro. GAVORRANO (4-4-2): Forte; Mazzanti, Fatticcioni, Sirignano, Ropolo; Potenza (31’ st Gentili), Bianchi (20’ st Rizzo), Zane, Fiordiani; Nocciolini, Falomi (38’ st Bianconi). A disp.: Scarfagna, Fusar Bassini, Vinci, Fossati. All.: Cioffi. ARBITRO: Amoroso di Paola NOTE: Ammoniti Giacinti, Ripa, Fatticcioni, Bianchi. Gara disputata a porte chiuse.

L’Arzanese non riesce ad andare oltre lo zero a zero contro un Gavorrano che ha badato più a non prenderle che a darle. Una gara da vincere, che avrebbe fatto bene a morale e classifica, che si è resa sempre più difficile col passare dei minuti e con l’atteggiamento fin troppo rinunciatario dei toscani, che nel secondo tempo hanno abbassato il baricentro per riuscire a portare a casa almeno un punto. Una Arzanese che ci ha provato fino allo scadere ma che non si è sbloccata là davanti. Eppure la squadra di Giovanni Ferraro è apparsa volenterosa e ben messa in campo sin dai primi minuti di gioco, che ora rischia di pagare anche in termini di entusiasmo e di risultati il momento poco brillante in fase offensiva.

La voce reti fatte è inesorabile, con una sola marcatura all’attivo, e sta diventando quasi un’ossessione. Ferraro recupera Ripa al centro dell’attacco e schiera Umberto Improta e El Ouazni ai suoi lati, preferendo, ed è questa la vera novità, Leone, all’esordio dal 1’, e Giacinti come sparring partner di Giannusa, centrocampista dai piedi buoni. In difesa, il tecnico sorrentino ha fatto di necessità virtù e ha dovuto fare a meno anche di Castellano, fermato all’ultimo minuto da una fastidiosa influenza, e ha schierato Pacini, anch’egli all’esordio dall’inizio, Monti, Picascia e Funari davanti alla porta difesa da Fiory. Il collega toscano Cioffi, invece, ha confermato gli undici che hanno battuto la Casertana sette giorni fa, ad eccezione dell’indisponibile Santini (al suo posto Potenza). In attacco, per i grossetani, la fantasia di Nocciolini al servizio di Falomi, per la verità mai decisivi e pungenti nei 90’.

La prima occasione è per l’Arzanese, con Giacinti che dal limite dell’area dà l’impressione del gol ai pochi spettatori, tutti dirigenti e addetti ai lavori, vista la mancanza del certificato di agibilità del “Vallefuoco” che ne ha decretato la disputa a porte chiuse. Il primo tempo è avaro di emozioni, con l’Arzanese ad avere il pallino del gioco ma senza riuscire ad impensierire seriamente il Gavorrano, ben messo in campo con un atteggiamento ordinato dal suo tecnico. Nella ripresa i padroni di casa provano a spingere sull’acceleratore, ma il risultato non cambia.

Le uniche emozioni arrivano da qualche calcio piazzato di Giannusa, che con la traiettoria liftata di sinistro prova a sorprendere Forte. Il Gavorrano si affaccia dalle parti di Fiory a 10’ dal termine con Zane, ma l’estremo difensore scuola Juve si supera e compie un autentico prodigio, deviando la palla sul palo e salvando il risultato. Gesto tecnico diverso, ma stessa efficacia, anche per il collega toscano Forte, che negli ultimissimi istanti salva prima su un diagonale di Pacini, poi su una conclusione velenosa di Improta. La sua parata vale il pareggio, l’Arzanese ai punti avrebbe meritato forse qualcosa in più ma, viste le tantissime assenze in difesa, questo punto forse non è tutto da buttare. L’importante ora sarà sbloccarsi là davanti, ma con il rientro di Ripa e la sua intesa con Umberto Improta si potrà solo che migliorare.

 

Vincenzo Piscopo

Addetto Stampa Us Arzanese

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