L’ira del Quirinale sul Pdl, dopo la minaccia di dimissioni in massa annunciata dal partito, in caso di decadenza di Berlusconi. In una nota, si giudica assurdo evocare un Colpo di Stato. ‘Non occorre neppure rilevare la gravità e assurdità dell’evocare un “colpo di Stato” o una “operazione eversiva” in atto contro il leader del PdL – si afferma -. L’applicazione di una sentenza di condanna definitiva, inflitta secondo le norme del nostro ordinamento giuridico per fatti specifici di violazione della legge, è dato costitutivo di qualsiasi Stato di diritto”.
E si aggiunge: “C’è ancora tempo, e mi auguro se ne faccia buon uso, per trovare il modo di esprimere – se è questa la volontà dei parlamentari del PdL – la loro vicinanza politica e umana al Presidente del PdL, senza mettere in causa il pieno svolgimento delle funzioni dei due rami del Parlamento”. ‘Verifichero’ le conclusioni dell’assemblea’: aveva affermato già ieri il Capo dello Stato. Oggi ha disertato un convegno in programma questa mattina: ‘Ieri sera – ha detto – è capitato un fatto politico improvviso cui debbo dedicare oggi tutta la mia attenzione. Da Pdl fatto istituzionale inquietante cui devo dedicare tutta la mia attenzione’. Napolitano era atteso ad un incontro al Senato su De Gasperi.