GRICIGNANO – “Non ho messo le mani addosso a nessuno, ho semplicemente reagito a una provocazione offensiva, non mi faccio intimidire da persone capaci solo di spargere veleno e mistificare la realtà”. All’indomani della lite in piazza Municipio tra lui e un cittadino, il sindaco Andrea Moretti dice la sua. E spiega l’accaduto.

“Mi stavo recando, assieme al vicesindaco che ho incontrato per strada, in edicola per comprare i giornali, ad un certo punto, nei pressi del bar “Cambrinus”, ho sentito che Ersino Di Foggia (il cittadino con cui il sindaco ha litigato, ndr) che era seduto ai tavolini con altre persone pronunciava frasi ingiuriose e offensive nei miei confronti. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se quelle offese erano rivolte a me, poi gli ho intimato di non permettersi mai più di usare quel tono nei miei confronti. Lui è caduto dalla sedia e ha messo in scena la farsa dell’aggressione. In piazza c’erano decine di persone che posso dire come sono andate realmente le cose”.

Il sindaco ammette di essere stato aggressivo e di aver avuto uno scatto d’ira. “Chi mi conosce sa che sono una persona civile, sempre aperta al confronto e pronta a trarre dalle critiche lo stimolo per migliorare e non commettere errori, ma non consento a nessuno di offendermi o infangare il mio nome. C’è qualcuno – aggiunge Moretti – che cerca ad ogni modo di mettermi il bastone tra le ruote, di impedire all’amministrazione di lavorare nell’interesse dei cittadini e di perseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma io non mi faccio intimidire e condizionare da nessuno. Vado avanti per la mia strada. Poi saranno i risultati a dire se ho lavorato bene o no. Le chiacchiere dei ciarlatani di professione saranno spazzate via al primo colpo di vento. La gente – conclude il sindaco- vuole risposte concrete, non si fa condizionare dal pettegolezzo e dalle bugie di chi antepone gli interessi personali, come è avvenuto in passato, al bene della collettività”.

Dopo la lite con il primo cittadino, Ersino Di Foggia è andato al Moscati di Aversa, dove i sanitari gli hanno prescritto tre giorni di convalescenza. E poi si è rivolto ai carabinieri per denunciare Moretti.

Mario De Michele

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