di Marcello Pelillo
Reina 6 – Non ha responsabilità sui due gol. Salva in un’altra occasione ravvicinata. Mesto 5,5 – Nella sua zona si soffre di meno. In fase di spinta è poco incisivo. Gli appoggi sono spesso errati. Albiol 5,5 – Prova a risolvere gli errori altrui sulla prima realizzazione dei gunners. Non è al top. Dal 81′ Fernandez s.v.
Britos 4 – Lascia partire l’Arsenal nell’occasione del gol con un rinvio errato. Non chiude su Giroud sul raddoppio. Sbaglia tanto anche in fase di impostazione. Serata da dimenticare
Zuniga 4,5 – Spesso fuori posizione e in sofferenza su Sagna e Ramsey. Quando prova a spingere non fa mai la scelta giusta conservando troppo il pallone. Anomalo per un giocatore fresco di rinnovo.
Inler 5 – In bambola e senza grinta. E’ lo specchio della prestazione del Napoli. Non è immune da colpe sulla solitudine di Ozil.
Behrami 5 – Quando non gira lui il centrocampo crolla. Non è il solito combattente. Nella ripresa ha qualche sussulto d’orgoglio ma la condizione non lo supporta.
Callejon 5,5 – Consueto lavoro di corsa e copertura. E’ uno dei pochi a metterci la consueta convinzione. Tuttavia, non punge in fase offensiva e nelle rare volte che riesce a smarcarsi i compagni non lo capiscono. Dal 77′ Zapata s.v.
Hamsik 5 – Non entra mai in partita. Da uno come lui ci si aspetta una reazione che possa fare da traino alla squadra, soprattutto in certe gare. E’ ciò che gli manca per diventare un vero fuoriclasse.
Insigne 5 – Parte a destra e arriva in netto ritardo su Ozil. Benitez lo inverte spesso con Callejon ma non è in partita, un po’ come tutto il Napoli. Sbaglia qualche ripartenza che potrebbe essere sfruttata meglio.
Pandev 5 – Si capisce subito che non è la gara giusta per giocare da prima punta. Gli servirebbe un riferimento per lanciare il gioco dai sedici metri con la faccia rivolta alla porta. Dal 62′ Mertens 5,5 – Ci mette vivacità ma spreca due appoggi decisivi su due ripartenze.
Benitez 5,5 – Il suo Napoli, sfrontato e deciso, non è mai sceso in campo. Insiste troppo con Pandev in prima linea. Il macedone potrebbe essere l’unico ad accendere la squadra a sedici metri ma dovrebbe arretrare ed avere un riferimento in attacco. Anche Zuniga andava sostituito.