I Finanzieri del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria hanno sequestrato a Roma ed Avellino immobili, conti correnti e quote societarie per otto milioni di euro, valore equivalente a contributi statali illegalmente percepiti in tre anni da due imprese editrici della Capitale a favore di testate a tiratura nazionale. Il provvedimento di sequestro preventivo è stato disposto dal gip di Roma su richiesta dalla Procura della Capitale, che ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati.
I sequestri – alcuni eseguiti anche a Lacedonia (Avellino), oltre che nella Capitale e nel capoluogo irpino – hanno riguardato beni di Claudio Pescatore, Federico Mario Scola, Paolo De Francesco ed Ennio Biasciucci e, inoltre, delle cooperative a responsabilità Linea e Officina, tutti indagati nell’inchiesta. Le indagini della Guardia di Finanza – secondo quanto si e’ appreso – hanno consentito di rilevare il controllo e il collegamento sulle cooperative editrici di due testate, ideologicamente collegate a destra, da parte di un unico ‘dominus’, Claudio Pescatore.