Secondo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pasquale Di Giovanni, imprenditore considerato dagli investigatori vicino al clan di camorra Belforte di Marcianise, sarebbe stato eletto con i voti dello stesso clan Belforte l’ex deputato casertano della Margherita (attualmente responsabile regionale di Alleanza per l’Italia) Pierino Squeglia. Di Giovanni lo ha detto in dichiarazioni allegate all’ordinanza firmata dal gip di Napoli Isabella Iaselli nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della Asl di Caserta.
Di Giovanni riferisce di un incontro avvenuto nella seconda metà del 2001 a Roma con Squeglia, eletto nel maggio dello stesso anno, cui avrebbe partecipato con l’imprenditore Angelo Grillo, arrestato questa mattina, e con l’ex esponente di spicco del clan Giuseppe Buttone, cognato del boss Domenico Belforte. “Giunti in Roma – racconta Di Giovanni – il Grillo contattò telefonicamente la persona da incontrare, e scese il Pierino Squeglia, che salì in macchina e ci recammo in un piccolo ristorante. A tavola ricordo che Squeglia chiaramente disse che era stato eletto al parlamento con i voti dei Belforte attraverso le famiglie degli affiliati al clan e Buttone confermò la circostanza”.