Sabato 9 novembre alle 21, nell’ambito dell’edizione winter di Pomigliano Jazz in Campania, va in scena alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina di Napoli la prima nazionale del nuovo lavoro discografico della ECM, “Il Pergolese”. Il concerto, organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz in collaborazione col Museo Diocesano, il sostegno della Regione Campania e il patrocinio del Comune di Napoli, vede in scena quattro straordinari artisti alle prese con il repertorio di Giovanni Battista Draghi detto Pergolesi (1710 – 1736): la cantante partenopea Maria Pia De Vito, il pianista francese François Couturier, la violoncellista tedesca Anja Lechner, il batterista e percussionista piemontese Michele Rabbia.
Il progetto, inizialmente commissionato dal Festival Pergolesi Spontini di Jesi nel 2011 è stato registrato all’Auditorium di Lugano nel dicembre del 2012 e prodotto da Manfred Eicher, che ha realizzato il cd in uscita l’8 novembre.
“Il Pergolese” rende omaggio al grande compositore del XVIII secolo indagando il suo rapporto con la musica colta e la musica popolare di Napoli, in una prospettiva fortemente contemporanea. Il testo dello Stabat Mater – tradotto in italiano da Maria Pia De Vito – e le arie d’opera, si trasformano in canzoni dalla vivida narratività, che forniscono la chiave per reinterpretare Pergolesi. Le riletture armoniche e formali e le tessiture strumentali di Couturier, pianista e compositore di poliedrici interessi (Tarkovsky Quartet, Anouar Brahem Trio, Michel Portal), stimolano e catalizzano l’incontro di quattro individualità forti di esperienze in territori diversi: il fraseggio e il suono inconfondibili del violoncello di Anja Lechner, solista di vaglia sia in ambito classico, sia in quello della musica improvvisata (collabora, tra altri, con Patricia Kopatchinskaja, Tõnu Kaljuste, Dino Saluzzi e Rosamunde Quartett). Michele Rabbia, musicista eclettico e in costante fermento nella sua ricerca sonora dalle più diverse fonti e nelle sue possibili elaborazioni elettroniche e dalla sensibilità delicata e introspettiva che lo rende virtualmente capace di suonare in qualsiasi contesto musicale (da Louis Sclavis a Marylin Crispell). Maria Pia de Vito, cantante jazz da sempre attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, i cui interessi si sono rivolti sia alla sperimentazione, sia alle ricerche sulla musica etnica, quella barocca, l’elettronica e il mondo della forma canzone in ogni declinazione (Ralph Towner, John Taylor, Steve Swallow).
Il materiale musicale di Pergolesi diviene terreno di coltura per procedure diverse e innesti variegati, creando un connubio perfetto tra suoni acustici e ritmi di percussioni e metalli, campionature ed elettronica in tempo reale. Le tessiture sonore crescono dense di ricchezza strumentale o si stagliano libere su paesaggi elettronici e coloristici. Il violoncello diventa voce e la voce diventa uno strumento.
I biglietti per il concerto, dal costo di 15 euro, sono in vendita attraverso il circuito TicketOnLine e Azzurroserice.