”In relazione a quanto riportato nella puntata di Report di ieri, domenica 30 ottobre 2011, a fronte delle numerose e grossolane falsita’ e strumentalizzazioni che la riguardano, ha dato mandato ai propri legali per tutelare i propri interessi illecitamente lesi, cosi’ come quelli di tutti gli azionisti”.
Lo ha reso noto la Mondadori dopo la trasmissione di ieri sera del programma di Milena Gabanelli che ha proposto un’inchiesta sulla nuova societa’ societa’ per giochi online Glaming. ”Di particolare gravita’ per una societa’ quotata sono – aggiunge la casa editrice – le affermazioni tese a rappresentare una situazione finanziaria critica, anche a seguito di un presunto risarcimento di 564 milioni di euro alla Cir”. ”Le falsita’, evidentemente volute atteso che sarebbero bastate alcune elementari verifiche per evitarle, a questo – si legge ancora nella nota – riguardo sono tre: – non e’ Mondadori ma Fininvest la controparte nel contenzioso con CIR. L’onere finanziario non e’ (e non potrebbe comunque essere) a carico della scrivente. – la situazione di indebitamento Mondadori non solo non e’ critica, ma e’ significativamente migliorata negli ultimi anni come si puo’ facilmente evincere dalla lettura dei bilanci del Gruppo. – la tecnica del ‘cash pooling’ e’ impropriamente ed artatamente evocata e soprattutto non e’ – e non potrebbe comunque essere – la soluzione di inesistenti problemi finanziari”. ”A questi ed ad ulteriori gravi inesattezze ed insinuazioni, si aggiunga – prosegue la casa di Segrate – la plateale omissione del fatto che quanto riferito a Mondadori si colloca in un bando europeo riservato sino a 200 soggetti ed al quale ad oggi hanno gia’ aderito 25 societa’ per le quali si applicano le stesse regole e procedure. Questo ad ulteriore conferma della palese malafede e strumentalita’ di cui tutto il servizio e’ infarcito e di cui i responsabili di Report saranno chiamati a rispondere in ogni sede. Cio’ anche in relazione all’idoneita’ di false informazioni ad incidere in maniera artificiosa e volutamente dannosa sul mercato azionario e su tutti i rapporti di cui Mondadori e’ parte”.