“Ogni malato, nessuno escluso, possa accedere alle cure di cui ha bisogno”. Lo ha chiesto Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’HIV/AIDS. “Esprimiamo – ha detto dopo l’Angelus – la nostra vicinanza alle persone che ne sono affette, specialmente ai bambini; una vicinanza che e’ molto concreta per l’impegno silenzioso di tanti missionari e operatori”. “Preghiamo – ha concluso – per tutti, anche per i medici e i ricercatori”.
“Nella vita di ognuno di noi c’e’ sempre bisogno di ripartire, di rialzarsi, di ritrovare il senso della meta della propria esistenza”. Lo ha ricordato Papa Francesco che ha dedicato all’Avvento, inizio di “un nuovo anno liturgico, cioe’ di un nuovo cammino del Popolo di Dio con Gesu’ Cristo, il nostro Pastore, che ci guida nella storia”, il breve intervento che ha preceduto l’Angelus. Anche “per la grande famiglia umana – ha scandito – e’ necessario rinnovare sempre l’orizzonte comune verso cui siamo incamminati”. L’orizzonte della speranza, quello e’ l’orizzonte per fare un buon cammino”.