BENEVENTO – Un modello predice la portata delle sorgenti e degli acquedotti che queste nutrono. Messo a punto dal gruppo coordinato da Salvatore Rampone, che insegna Sistemi di Elaborazione delle Informazioni nell’universita’ del Sannio, il modello e’ stato testato sulle sorgenti di Serino (Avellino) nel massiccio del Terminio, che alimenta l’acquedotto che fornisce l’area di Napoli.
”Per consentire una gestione sostenibile dell’acqua – aggiunge Rampone – il sistema ha lo scopo di prevedere, attraverso un sistema computazionale, la portata media (a una distanza temporale di tre e sei mesi) delle sorgenti, date determinate caratteristiche idrogeologiche e geologiche”. Le sorgenti considerate dal modello sono di tipo carsico. Scopo del sistema computazionale, spiega Rampone, e’ modellare in particolare la relazione pioggia/portata degli acquiferi carsici, ossia dei depositi di acqua sotterranea nelle rocce sedimentarie, calcaree e dolomitiche (carbonatiche) consentendo la previsione delle portate da tre a sei mesi prima dell’arrivo dei mesi estivi, piu’ secchi. Largamente diffusi su scala mondiale (il 12% delle terre emerse sono costituite da rocce carbonatiche), prosegue l’esperto, gli acquiferi carsici rappresentano un’importantissima risorsa idrica in moltissime regioni della Terra. Il clima mediterraneo, come sottolinea Rampone, determina un rapido aumento della evapotraspirazione, ossia dell’evaporazione dell’acqua caduta con le precipitazioni, e una diminuzione di queste verso primavera-estate. Specialmente durante la siccita’, vi sono drastici cambiamenti nella portata delle sorgenti, e il fenomeno diventa particolarmente evidente nei mesi di luglio e agosto. Il modello, che si basa su diversi parametri fra cui, precipitazioni, temperature, portata storica ed evapotraspirazione, ha permesso di prevedere in modo appropriato, per esempio, la portata delle sorgenti di Serino proprio nei mesi di maggiore stress idrico, luglio e agosto.