“Non possiamo partecipare al voto perché questo è un governo pasticcione che agisce in maniera confusa e aveva ben altro tempo da poter dedicare al dibattito. Tutto questo è inaccettabile e testimonia una compressione dei diritti dei senatori e dei gruppi parlamentari”. Così il vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà, senatore Vincenzo D’Anna, durante le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal governo sul decreto Missioni.
“Qui – spiega D’Anna – non si tratta di essere a favore dei produttori di armi. Il problema non è la produzione d’armi, ma l’uso che di queste si può fare. Perché ben vengano se sono a difesa della civiltà e della democrazia, ma se poi sono strumento di offesa, aggressione, occupazione e minaccia è chiaro che non è colpa delle armi stesse ma di chi le usa in maniera distorta”. “Bisogna sempre ricordare – conclude il senatore Gal – che la pace è cosa diversa dal pacifismo e che non può essere ritenuto guerrafondaio chi vota per le missioni di pace”.