NAPOLI – Un pentito di camorra, Pietro Esposito, non è rientrato da un permesso nel carcere di Pescara il 15 dicembre scorso. Ricerche sono in corso da parte degli uomini della Questura.

Gelsomina Verde fu torturata, uccisa e bruciata nel 2004, a 22 anni, durante la faida di Scampia. Pietro Esposito, che non è rientrato nel carcere di Pescara, in particolare, attirò in trappola la ragazza e la condusse da Ugo De Lucia, killer del clan Di Lauro, che la seviziò per indurla a rivelare il nascondiglio di Enzo Notturno, esponente del gruppo rivale degli “scissionisti”. Gelsomina tuttavia non era in grado di fornire notizie; fu uccisa a colpi di pistola e poi bruciata nella sua utilitaria. Il delitto suscitò sdegno per la brutalità di De Lucia, che nel processo, conclusosi il 4 aprile del 2006, fu condannato all’ergastolo. A Pietro Esposito, che nel frattempo era diventato collaboratore di giustizia, fu invece inflitta la pena di sette anni e quattro mesi, in primo grado poi ridotta a sei anni. Attualmente Esposito era nel carcere di Pescara per evasione.

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