Sono migliaia, secondo gli organizzatori, i cittadini accorsi ad assaggiare i pasti preparati dalle mogli degli agricoltori di Acerra, per l’evento culinario teso a dimostrare la genuinità dei prodotti coltivati dagli esponenti dell’associazione Ari.Amo, che espongono i risultati delle analisi effettuate negli ultimi mesi. Pasta e patate, pasta e faglioli, scarole, pennette con pomodoro san Marzano, frittelle di cavolfiore e torta di kiwi, sono alcuni dei piatti che stanno allietando il palato di centinaia e centinaia di persone giunte davanti al Castello Baronale per assaggiare le tipicità locali.
La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio morale dell’Amministrazione comunale, è per gli organizzatori, ”riuscitissima”. ”Siamo contenti – spiegano Paolo Petrella e Pasquale Pirolo, dell’associazione Ari.Amo – pensiamo che questo 2014 sia iniziato nella maniera più sorprendente, con migliaia di persone che assaggiano i nostri prodotti senza paura della terra dei fuochi, certi delle analisi che certificano la loro bontà. Siamo ancor più lieti che le istituzioni abbiano smesso di tacere ed abbiano deciso di scendere in campo, assicurando che in 150 giorni esamineranno tutte le nostre terre. Noi apriremo i nostri cancelli per consentire i rilievi, e vogliamo essere presenti anche ai tavoli di discussione sul nostro futuro. La nostra associazione è già al lavoro, e continueremo per evitare che l’economia agricola locale, che l’anno scorso ha registrato perdite per 18 milioni di euro, sia affossata dagli effetti della Terra dei Fuochi”.