E’ Antonio Errichielli la vittima dell’agguato di questa mattina a Secondigliano. L’uomo detto o cinese, 46 anni, era il reggente del clan Licciardi attivo a Napoli e in Provincia.

Contro di lui i killer hanno esploso numerosi colpi di pistola. La vittima era nella sua auto quando un’altra auto l’ha affiancata e sono partiti diversi colpi di arma da fuoco.

Errichelli fu destinatario, nel 2011, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dai magistrati della Dda ed eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli partenopea per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di alcuni imprenditori della zona ai quali nel 2008 aveva imposto il pizzo. Nell’occasione, i carabinieri assicurarono alla giustizia anche un suo gregario, Gianfranco Leva, ritenuto affiliato al clan, che aveva aiutato il suo capo nel cercare di imporre il pagamento alle vittime.

Insieme a Gennaro Cirelli detto Gerry, Antonio Errichelli provvedeva alla corresponsione agli affiliati delle mensilità e predisponeva le azioni di fuoco. Secondo le ricsotruzioni c’era la loro mano dietro alcuni degli agguati che si sono consumati nella Masseria Cardone durante la scissione dal clan operata da Giovanni Cesarano.

Un omicidio eclatante che fa ritornare sull’area nord di Napoli lo spettro della faida.

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