CASERTA – Grandi calciatori e soubrette dal fisico perfetto ce la presentano come fonte della salute e antidoto per la bellezza. L’appello della particella di sodio che cerca compagnia fa eco nella nostra mente e nel nostro vocabolario la plin plin ha preso il posto della pipì.

Il bombardamento mediatico sulle proprietà delle acque minerali, da un lato, e l’assenza quasi totale di informazioni sulla qualità dell’acqua che esce dal rubinetto di casa, dall’altro, hanno costruito l’idea che quella che esce dal rubinetto è un’acqua di cui è bene non fidarsi. Il progetto “Ti voglio bere” scatta una fotografia precisa della qualità dell’acqua nostrana e della nostra propensione ad usarla per dissetarci, tracciando il solco in cui innestare una iniziativa corale che coinvolga e metta a sistema i Comuni, l’Autorità d’Ambito, gli Enti addetti ai controlli, il volontariato ambientale e i gestori dei servizi, partendo dal principio -che prendiamo in prestito proprio da una campagna di Mineracqua, associazione delle aziende imbottigliatrici- che “da un’informazione trasparente nascono scelte libere”. Se ne parla sabato 12 novembre 2011 alle 10.30 presso la Sala Consiliare della Provincia di Caserta, in Corso Trieste. Verrà presentato il ‘Rapporto di ricerca sulla qualità e la propensione al consumo dell’acqua da rubinetto’ nella nostra provincia. La ricerca è stata effettuata dai circoli di Legambiente ‘Geofilos’ di Succivo e ‘A. Petteruti’ di Sessa Aurunca-Pietramelara, con il sostegno del C.S.V. Asso.Vo.Ce. Saranno presenti Giovanni Romano, Paola Pascale, Michele Buonomo, Jolanda Capriglione e il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi.

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