“Un segnale positivo, in controtendenza, che incentiva le Università e le sostiene per un importante e necessario rilancio”. Il Rettore della Seconda Università degli Studi di Napoli, Francesco Rossi, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università d’Italia, plaude all’iniziativa della Giunta regionale della Campania, su proposta del presidente Stefano Caldoro e del vice presidente con delega all’Università, Guido Trombetti, che ha approvato la delibera volta a favorire il sistema universitario ed i giovani laureati, con un investimento dal valore complessivo di 50 milioni di euro.

 

Trenta milioni di euro ai dottorati di ricerca, 10 milioni di euro per borse di studio per le specializzazioni in materia sanitaria, 8 milioni di euro da destinare agli assegni di ricerca, 2 milioni di euro per i giovani laureati che intendono frequentare master di secondo livello.

 

“Negli ultimi sette anni abbiamo perso molte risorse come sistema universitario, la Sun ha perso circa 26 milioni di euro di Fondo di finanziamento ordinario – commenta Rossi – dovendo comunque chiudere in pareggio i nostri bilanci. Ciò nonostante abbiamo continuato a garantire la didattica e l’attività di ricerca, migliorando anche la qualità e la quantità dei servizi agli studenti, ed abbiamo continuato a far funzionare i nostri Atenei nella maniera migliore possibile. Siamo stati fortemente penalizzati, e questo ci ha consentito di effettuare solo parzialmente un vero e proprio sviluppo e soprattutto di reclutare non sempre nel migliore dei modi, come si evince dai dati del fondo premiale di quest’anno, non riuscendo spesso ad attrarre ricercatori anche dalle università straniere”:

In questo scenario la scelta della Regione Campania di destinare 50 milioni di euro agli Atenei della Campania assume ancor più un preciso significato.

“La Regione ci sta finalmente dando l’opportunità di rilanciare le nostre Università, favorendo la formazione e la ricerca dei giovani – continua il Rettore della Sun – In questo senso stiamo lavorando anche con il nostro Piano di sviluppo triennale che, grazie anche a questo incentivo, sarà per l’Ateneo occasione di ulteriore crescita e di ripresa. Nonostante le difficoltà di questi ultimi anni, dobbiamo continuare a credere fortemente nelle Università del nostro Paese e nel sistema di valutazione. Ma dobbiamo avere l’opportunità di ridare speranza ai nostri Atenei e a quanti ci lavorano e, soprattutto, ai nostri giovani e ai nostri studenti”.

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